F1, Grosjean i team radio di Vettel e il 2017: “ecco cosa mi piacerebbe raggiungere”

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Romain Grosjean la stagione 2017 di F1 e il progetto Haas: ecco cosa pensa il francese sui team radio di Vettel in Messico

La stagione 2016 di F1 sta per volgere al termine. Domenica i campioni delle quattro ruote scenderanno in pista ad Abu Dhabi per l’ultima gara, quella decisiva, che decreterà il vincitore del Mondiale 2016.

LaPresse/Photo4
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La sfida è tutta concentrata su Nico Rosberg e Lewis Hamilton: al tedesco, che ha 12 punti di vantaggio sul suo compagno di squadra, basterà salire sul podio per esser certo di poter mettere le mani sul titolo mondiale, il primo della sua carriera. Il britannico però non ha intenzione di arrendersi e, seppur consapevole che per vincere il Mondiale c’è bisogno di un quasi miracolo, lotterà fino alla fine per tentare l’impresa.

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Intanto c’è chi pensa già alla prossima stagione e agli obiettivi e traguardi che vuole raggiungere, come Romain Grosjean, coinvolto nel progetto Haas, sempre in crescita e a caccia di miglioramenti: “il progetto Haas è stato pianificato con un piano pluriennale e il 2016 è stato per tutti noi l’anno zero. Abbiamo iniziato la stagione molto bene, ma sapevamo che per ottimizzare le risorse saremmo passati molto presto al progetto 2017. Tanto per fare un esempio, la monoposto attuale in questa stagione non è mai stata in galleria del vento, tutto ciò che è stato pianificato sul fronte aerodinamico risale ad un anno fa. Ovvio che gli sviluppi non siano stati gli stessi dei nostri avversari diretti, anche se qualche evoluzione è arrivata e nella seconda metà della stagione abbiamo sofferto di più. In compenso abbiamo iniziato alla grande, superando le aspettative che avevamo alla vigilia del campionato”, ha spiegato il francese in una lunga intervista a Motorsport.com.

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Impossibile poi non parlare di quanto accaduto in Messico, ovvero dei tanto chiacchierati team radio di Vettel, in particolar modo di quello contro Charlie Whiting: “Seb ha capito di aver fatto qualcosa di sbagliato e si è scusato. Nell’agitazione del momento non è facile. Credo che dall’esterno si sottovaluti cosa vuol dire essere al volante di una monoposto: siamo al massimo della concentrazione e ci si cala in un altro mondo. Certo, a volte si va oltre, ma credo che il tutto debba anche essere giudicato considerando il contesto”, ha spiegato.

Adesso però bisogna guardare al futuro: “il programma di lavoro Haas è molto ben pianificato. La squadra sapeva bene quali sarebbero stati i supporti per la stagione 2016, così come ciò che avrebbe dovuto fare autonomamente per preparare al meglio il campionato 2017. Non sono aspetti emersi di recente, ma è tutto pianificato dall’inizio di questo programma. Se quest’anno abbiamo dovuto rinunciare a molti aggiornamenti sulla monoposto, è proprio perché le energie sono state dirottate sul 2017. Se miglioreremo la nostra posizione nella Classifica Costruttori. Mi piacerebbe anche conquistare il primo podio per il team. Dopo aver ottenuto i primi punti, mi sembra il naturale obiettivo successivo, poi, se ci riusciremo, ce ne porremo degli altri”, ha concluso Grosjean.

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