Dall’infortunio alla rinascita, il ritorno di Marchisio, capitano senza fascia: “non importa indossarla per esserlo”

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Intervistato da Sky Sport, Claudio Marchisio ha analizzato il momento della Juventus, affrontando con disinvoltura vari temi

Il suo rientro in squadra si è notato subito ma è solo l’inizio. Per Claudio Marchisio l’infortunio di aprile è un lontano ricordo, “mi sento bene – confessa a Sky Sport ho solo bisogno di più tempo per recuperare a livello muscolare nel post partita, ma sono contento perchè reggo bene i 90 minuti“.

LaPresse/Spada
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E il più contento di tutti è Allegri, che col Principino ha ritrovato la regia che ha fatto la fortuna della Juve nel dopo-Pirlo. Ma Marchisio è molto di più. “Ho interpretato tanti ruoli in questi anni, vivendo situazioni differenti, adesso alla mia età posso inserirmi con serenità in qualsiasi parte del campo, e lo devo a tutti gli allenatori che ho avuto e che mi hanno aiutato. Leadership nel gruppo? La acquisisci solo con l’esperienza, leader non ci nasci. Io sono cresciuto con grandi campioni a fianco a me che mi hanno trasmesso valori importanti, e ora provo a fare lo stesso“. Del resto “essere capitano è un’attitudine – racconta a proposito delle volte che si è trovato a indossare la fascia – si può esserlo anche senza portare la fascia, come accadeva anni fa a Buffon.

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Ci sono giocatori che si fanno sentire quotidianamente, altri cui basta un solo discorso o anche uno sguardo, è una questione caratteriale. Quanto a me, quando ho avuto occasione di portarla è stata un’emozione molto particolare“. Nella Juve i leader non mancano e in questo senso “nella nostra storia è sempre stato importante uno ‘zoccolo duro’ italiano, protagonista anche in azzurro. E’ accaduto anche in questi anni, siamo cresciuti insieme, trasmettendo idee e valori della Juventus ai più giovani“. Fra questi Leonardo Bonucci, ormai a tutti gli effetti un componente fondamentale dello spogliatoio oltre a un difensore fra i migliori al mondo. “Sta giocando da centrale in una difesa a tre: ha una grande visione di gioco, da centrocampista. In molte situazioni di gioco, in cui noi in mezzo siamo marcati, sappiamo che possiamo contare su di lui, che ha qualità e, ripeto, visione“. (ITALPRESS)

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