A tutto Kakà: “Milan, derby, ricordi, Donnarumma e i cinesi: vi dico tutto”

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Ricardo Kakà torna a parlare di Milan nel giorno del derby: tanti gli argomenti affrontati tra passato e un futuro che si chiama Donnarumma

LaPresse/EFE
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Milan, a tutto Kakà – “Ho giocato tanti derby, ma quello di Milano è un’altra cosa. Una città sola con due squadre ricche di storia che giocano nello stesso stadio. È una cosa che, insieme a tante altre, fa di questa partita qualcosa di unico. Nella mia vita restano tanto Milan e tanta Italia. Non torno a Milano da quando sono andato a giocare negli Stati Uniti, ma ora con me in Florida c’è Nocerino, è sempre molto informato e parliamo molto di questo Milan”, cuore rossonero che batte forte. Ricardo Kakà torna a parlare alla Gazzetta dello Sport proprio nel giorno del derby.

LaPresse/Vincenzo Livieri
LaPresse/Vincenzo Livieri

Milan, a tutto KakàNon possiamo dimenticare il Milan di Berlusconi e Galliani, ma dobbiamo accettare il cambiamento. Forse, potendo scegliere, questo non sarebbe stato il passaggio di consegne ideale, però non sempre si può scegliere. Ora la Cina è una potenza economica e mi auguro che la nuova proprietà riporti il Milan dove deve stare, cioè in alto. In Italia ma anche in Europa. Probabilmente sarebbe stato meglio un programma diverso, magari un grande ex giocatore che diventa direttore”, il pensiero del brasiliano.

 Action Press
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Milan, a tutto Kakà – Che ricorda alcune delle sfide con l’Inter: “nel debutto nel derby feci subito gol, ma ricordo soprattutto il derby che abbiamo vinto 3-2 in rimonta nel febbraio 2004. Partii da metà campo e infilai la palla nell’angolo basso. Sarà stata l’atmosfera, il momento, il fatto di essersi trovati in difficoltà. Vincemmo con gol di Seedorf ma anch’io quella sera ho segnato un bel gol. E  poi mi ricordo i derby di Champions League: erano anni belli per le milanesi”.

LaPresse/Daniele Badolato
LaPresse/Daniele Badolato

Milan, a tutto Kakà Infine,un pensiero rivolto a Gigio Donarrumma, portiere al centro dei desideri della Juventus e di tutte le big europee: “il milanista che preferisco? Donnarumma, è un fenomeno. Non ho avuto il piacere di stare con lui nello spogliatoio ma mi pare un bravissimo ragazzo. Deve fare i suoi ragionamenti e deve tenere presente che è in un club che ha fatto la storia. Vorrà giustamente vincere tanto, ma se ha fiducia in questo Milan che sta crescendo, sappia che si trova già nel club giusto per essere al top”.

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