Dopo 47 giorni di riposo forzato, Andrea Iannone torna in sella alla Ducati per partecipare al Gp della Malesia
Un mese e mezzo dopo (esattamente 47 giorni) Andrea Iannone torna a prendere nuovamente confidenza con la sua Ducati. L’infortunio patito a Misano sembra essere alle spalle, anche se la vertebre fratturata durante quel week-end resta debole e molto fragile.
Il pilota di Vasto, però, non ce la fa più a rimanere seduto sul divano a guardare gli altri correre, adesso è arrivato il momento di salire nuovamente in sella alla sua DesmosediciGP e affrontare da protagonista il Gp della Malesia. “Come sto? Boh. La sola cosa certa è che ho tanta voglia di tornare in moto” commenta Iannone ai microfoni della Gazzetta dello Sport. “Non ce la facevo più a stare a casa, è stato difficile, duro. Però credo che sia stato necessario, era importante non rischiare con la schiena dopo tutte le visite che ho fatto e le sensazioni non molto positive. Ogni volta che mi allenavo avevo male. Dalla caduta di Misano non ho mai dormito bene e passo le giornate a prendere antidolorifici… Vorrei farne a meno, sono stufo di bombardarmi così, però se sarà l’unico modo per guidare continuerò.
Spero che il rientro non sia traumatico. È stato un periodo molto difficile da accettare, guardare le gare dal divano non lo auguro a nessun pilota”. Problemi con la Ducati sembravano essere alla base del prolungato riposo, ma Iannone spegne ogni polemica: “no, no, assolutamente. Non sono mai stato arrabbiato con la Ducati. Ho sempre avuto rispetto e stima per tutti. Ho condiviso con loro momenti di estrema difficoltà ma anche di gioia e felicità. Ci siamo tolti belle soddisfazioni e ci tenevo a chiudere l’anno nel migliore dei modi. A Misano è successo quel che è successo, non avevo sottovalutato la situazione, ma ci vuole tempo.
La Ducati l’ho vista senza Iannone. La mia moto non si è mai vista dove è sempre stata. Probabilmente è la verità. Ma la Ducati saprà fare bene anche senza di me”. Infine, Iannone lancia un occhio alla Suzuki, quella che sarà la sua moto nel 2017: “la Suzuki è una bella moto che funziona bene, Viñales è stato molto bravo e anche Aleix Espargaro ha fatto due buone gare. Davide e Roberto Brivio mi hanno scritto in questi giorni, facendomi sentire importante“.