Moto, Ducati Globetrotter 90°: conclusa la quarta tappa negli USA

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Si è conclusa la quarta tappa del Ducati Globotrotter 90°. Dagli Stati Uniti adesso si andrà verso Cicinnati e Birmingham

DucatiSi è conclusa con successo la quarta tappa del viaggio intorno al mondo in sella alla Multistrada 1200 Enduro. Il brasiliano Eduardo Generali, dopo aver percorso 5.300 km sulle strade che attraversano il West degli Stati Uniti, è arrivato a Indianapolis passando la fiaccola Globetrotter 90° a Steve Fraser. Steve, il quinto motociclista selezionato per questo emozionante viaggio, continuerà il “coast to coast” dall’Indiana fino a New York. Una tappa entusiasmante, quella affrontata dal globetrotter brasiliano Eduardo Generali che, in 17 giorni ha documentato il viaggio negli USA catturando immagini e sensazioni dalla telecamera montata sulla fiaccola Globetrotter 90° e raccontando la sua esperienza attraverso il diario online, costantemente aggiornato sul sito ufficiale www.globetrotter90.ducati.com.
Ducat 3Eduardo ha definito il suo viaggio “un’emozione unica!”. Il globetrotter brasiliano ha toccato località mitiche e, al tempo stesso, storiche per Ducati. È entrato con la moto nel leggendario circuito di Laguna Seca affrontando il famoso Cavatappi, ovvero la spettacolare “esse” in discesa che ha visto scrivere pagine indimenticabili della storia motociclistica e della Ducati. Un circuito dove Marco Lucchinelli, nel 1986, conquistò la prima vittoria italiana nel campionato AMA, da cui nacque la serie celebrativa 750 F1 Laguna Seca. E ancora, nel 1995 e nel 1998, le gare vinte in Superbike da Troy Corser, poi John Kocinski nel 1996 e nel 1999 Anthony Gobert, Ben Bostrom nel 2001, Troy Bayliss nel 2002 e nel 2003 Pierfrancesco Chili e Rubén Xaus. Anche la MotoGP Ducati è stata protagonista in questo circuito, basti pensare alla vittoria di Casey Stoner che nel 2007 si aggiudicò la gara americana, preludio al trionfo finale di una stagione che vide la Desmosedici GP07 conquistare il titolo mondiale. Ultimo ricordo indelebile di questa pista è la doppietta del 2015 quando Chaz Davies si aggiudicò entrambe le gare Superbike con la Panigale R. 
Ducati 4Da Laguna Seca, Eduardo ha visitato il nuovo museo di Robb Talbott, nella vicina Carmel Valley dove sono esposte molte moto Ducati, di cui alcune davvero speciali come la “60 Sport” del 1950 e la “125 cm3 Gran Sport” del 1951. Lasciata la Carmel Valley ha raggiunto Los Angeles dove ha incontrato il padre Ricardo, che ha voluto unirsi al viaggio del suo “ragazzo” attraversando insieme il deserto del Mojave per poi raggiungere la Death Valley. Panorami mozzafiato e strade bellissime, che hanno permesso di passare il Grand Canyon, la Monument Valley e la Valley of the Gods nello Utah guidando spesso la Multistrada 1200 Enduro in off-road per poi raggiungere le Backcountry Routes, lo spettacolare itinerario del Colorado.
Salite, discese, sabbia, ghiaia e rocce; dopo i passi di Ophir, Cumberland e Cottonwood, circondato da cime innevate, Eduardo ha raggiunto Colorado Springs dove ha guidato sulla strada che porta al Pikes Peak. Qui si svolge la cronoscalata più celebre degli USA, quella “corsa verso le nuvole” che Ducati ha vinto per tre volte consecutive dal 2011 al 2013 e a cui è dedicata l’omonima versione della Multistrada 1200. Raggiunta Denver, Eduardo ha salutato il padre e ha proseguito da solo lungo le solitarie highways che solcano le grandi pianure. Kansas, Missouri, Illinois, infine l’Indiana e Indianapolis dove si trova il circuito più famoso del mondo e dove l’americano Nicky Hayden, nel 2009, conquistò il suo primo podio MotoGP con Ducati.
Qui, nel tempio dei motori, il passaggio del testimone con il quinto globetrotter: l’australiano Steve Fraser.
Steve è di Kalamunda, Australia Occidentale. Ha 50 anni e si descrive come un fotografo professionista e avventuriero. Un “landscaper”, ovvero un fotografo specializzato nel ritrarre paesaggi e spettacolari panorami. La mia passione per la motoracconta Steve – e l’amore per la fotografia mi hanno portato in tutto il mondo.  Viaggiare in moto mi ha insegnato a guardare la vita per come è, aiutandomi ad affinare, ma anche sfidare, il mio stesso carattere. Durante questa avventura con Ducati il mio massimo desiderio è riuscire a trasmettere e condividere tutte le sensazioni che sono certo proverò nel corso del viaggio, condividendole con quante più persone possibile, cercando di cogliere l’anima di ogni luogo che attraverserò”.
Da Indianapolis, Steve viaggerà verso Cincinnati e poi Birmingham per vistare due importantissimi collezionisti che possiedono autentiche rarità Ducati. Quindi una lunga cavalcata fino al circuito di Daytona, in Florida per poi arrivare a New York.

 

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