Boxe, lo zio di Fury attacca: “Tyson non è un tossico, congelate i suoi titoli”

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Dopo le rivelazioni di Fury, lo zio Peter lo difende dalle accuse di essere un tossicodipendente

Tornerà in palestra fra marzo e aprile, riprenderà in mano la sua carriera“. Peter Fury, zio e allenatore di Tyson, ai microfoni della BBC resta fiducioso sul futuro di suo nipote che rischia ora di vedersi togliere i titoli Wba e Wbo dei pesi massimi dopo aver confessato l’uso di cocaina per combattere la depressione.

Reuters/Lapresse
Reuters/Lapresse

Quei titoli avrebbe dovuti metterli in palio il 29 ottobre prossimo contro Wladimir Klitschko ma l’incontro è stato posticipato alla luce del difficile momento di Fury sulle cui dichiarazioni si pronuncerà la Federboxe britannica dopo la riunione in programma mercoledì prossimo. “Tyson ha tutto per cui vivere ma sembra abbia intrapreso una missione di autodistruzione. Non credo sia un tossicodipendente, è solo colpa della depressione“, ha aggiunto. Peter Fury propone poi che i titoli vengano “congelati” in attesa del ritorno del nipote o, in alternativa, lasciare che vengano riassegnati ma permettere poi al pugile britannico di sfidare subito i nuovi detentori. “Altre persone famose hanno avuto questo tipo di problemi e si sono riprese“, confida lo zio di Fury. (ITALPRESS).

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