Roma 2024, Montezemolo non getta la spugna: “la speranza è l’ultima a morire…”

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Nonostante il no di Virginia Raggi, Luca Cordero di Montezemolo cova ancora qualche speranza sulla possibilità che Roma si candidi per le Olimpiadi del 2024

Io ancora auguro a Roma di vincere questa grande sfida perchè la speranza è sempre l’ultima a morire...”. A parlare, sulle pagine del ‘Corriere della Sera’ in edicola oggi, è Luca Cordero di Montezemolo, presidente del Comitato promotore di Roma 2024, che nonostante il no ufficiale del sindaco Virginia Raggi, spera ancora di portare nella capitale i Giochi Estivi.

LaPresse / Roberto Monaldo
LaPresse / Roberto Monaldo

Da Londra, dove sono andato anche per la candidatura olimpica, e poi da Monaco, ho assistito a un comportamento sconcertante e umiliante per chi ha l’onere e l’onore di amministrare la Capitale – il commento del numero uno di Alitaliaho avuto l’impressione che la sindaca abbia parlato sotto dettatura, come una macchina telecomandata, sicuramente in modo non rispettoso delle istituzioni sportive, costrette a fare anche anticamera“. Il M5S ha fatto del no all’Olimpiade del 2024 la sua bandiera elettorale, vincendo poi le elezioni con oltre il 65% dei voti: “ho il massimo rispetto delle istituzioni e chi ha vinto le elezioni ha il dovere di decidere. Ma non posso condividere, nei modi e nella sostanza, questa decisione che suona come una rinuncia a una sfida per il futuro, al bene dei giovani, a quasi 200 mila posti di lavoro, a una città più sostenibile con meno barriere per anziani, disabili e famiglie.

malagò e montezemoloCapisco il discorso delle priorità per i cittadini: ma come si fa a pensare che tra 8 anni Roma viva ancora in emergenza?“. La Raggi ha anche accusato il Comitato promotore di avere architettato l”Olimpiade del mattone‘, prospettando malaffare e ruberie: “dovremmo essere tutti un po’ più precisi. Io ho accettato di guidare, a titolo gratuito, il Comitato per provare a convincere i 98 membri del Cio a votare per Roma. Insieme al Coni, a Giovanni Malagò, a Diana Bianchedi e a un magnifico gruppo di ragazzi, abbiamo fatto un lavoro eccezionale. Le insinuazioni sul ‘partito del mattone’? Il malaffare si combatte, i ladri si arrestano, gli appalti si controllano. Non si può mica solo dire no per evitare di assumersi le responsabilità. Senza contare che i 5 Stelle avrebbero potuto lasciare un segno importante, lanciando un grande progetto di riqualificazione urbanistica così come avvenne con i Giochi a Roma nel ’60 e a Torino con i Giochi invernali del 2006“.

LaPresse/Fabio Cimaglia
LaPresse/Fabio Cimaglia

I nemici di Roma 2024 citano il ‘dossier incompleto’ e le ‘cattedrali nel deserto’: “il dossier è stato giudicato eccellente ma, l’abbiamo detto, non è il Vangelo ed è dunque modificabile. Se tutto si ferma, lo stadio Flaminio, ad esempio, rimane avvolto da sterpaglie a meno che il Comune non tiri fuori i soldi per riqualificarlo. E poi come si fa a parlare di ‘cattedrali nel deserto’ se il regolamento Cio, in vigore dal 2024, proprio per evitare sprechi invita a tirare su impianti provvisori?“. Montezemolo ha anche ricordato che “il budget è a saldo zero e non prevede un solo euro a carico dei romani, per infrastrutture, riqualificazione di periferie e opere che in ogni caso andranno fatte perchè servono alla città anche in vista del prossimo Giubileo del 2025. Se spero ancora? Mi sembra difficile che si possa cambiare una decisione politica già presa. Lo ha chiarito bene anche Renzi. Però spero ancora che sulla logica di partito prevalga la voglia di cogliere una opportunità. Per Roma. Per l’Italia intera“.

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