Nuoto, a tutto Paltrinieri: “Marchisio mi ha aperto gli occhi. A Tokyo farò anche il fondo”

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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Gregorio Paltrinieri svela quali sono i suoi obiettivi per le prossime stagioni

L’Olimpiade di Rio è passata ormai da più di un mese, ma le luci della gloria e il luccichio delle medaglie resta ancora vivo come il primo giorno.

LaPresse/Xinhua
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Gregorio Paltrinieri non smette di godersi quel titolo olimpico arrivato dopo tanti sacrifici e tanto sudore, raccontando alla Gazzetta dello Sport tutte le emozioni vissute dopo quel favoloso giorno brasiliano che gli ha cambiato la vita. Greg adesso è sereno e rilassato, va a cena con Marchisio e si prepara ai festeggiamenti di stasera con la Fin, manifestazione che precede l’importante evento di domani, quando salirà al Quirinale con i medagliati di Rio. “Ho avuto il piacere di parlare con Claudio Marchisio e mi ha aiutato a capire: è impressionante quanto i calciatori siano diversi dagli altri atleti. Claudio è rimasto sorpreso dei miei allenamenti, io ho imparato il loro modo di gestirsi, come reagiscono, fregandosene di certi giudizi, al contrario di me che voglio fare sempre bella figura.

LaPresse/Alfredo Falcone
LaPresse/Alfredo Falcone

Sì, devo essere più libero mentalmente se c’è una delusione. Non sono per la cultura dell’alibi ma bisogna avere il giusto atteggiamento: i calciatori ci sanno fare“. Nel 2018 Paltrinieri potrebbe provarci nel fondo, ma l’allenatore Morini frena a causa del freddo: “è vero lo soffro perché non ho grandi masse muscolari, ma mi abituerò: voglio il fondo perché mi piace, mi stimola al contrario dei 400. Cercherò di qualificarmi a Tokyo ai Mondiali in Corea 2019, l’anno per provare è il 2018 e non il 2017: vorrei la doppietta 800-1500 a Budapest, Horton, Sun e Detti sono durissimi. Non sono una macchina da resettare. So che è difficile perché le aspettative sono sempre altissime su di me, ma voglio vivere il quadriennio senza stressarmi troppo, al contrario del precedente: dovevo vincere tutto, in lunga e in corta, mi dicevo non puoi perdere quest’opportunità, avevo una disperata voglia di vincere che mi ha fatto perdere lucidità. Da adesso non dovrò avere più obblighi dentro di me. non mi farò distrarre dall’extra, non mi sento sazio e voglio raggiungere nuovi livelli per altri 10 anni. Devo ancora esprimere tutto il mio potenziale”.

 

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