MotoGp, Iannone amaro: “quanta confusione tra i medici, se fossi stato in lotta per il titolo…”

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Iannone dispiaciuto e deluso di non poter scendere in pista oggi e di non poter gareggiare al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini

Iannone salta il Gp di San Marino e della Riviera di Rimini, Iannone forse gareggia: una continua altalena ieri da Misano dopo la caduta del ducatista nella prima sessione di prove libere che gli ha causato una lesione alla vertebra. Bisognava attendere questa mattina per sapere se il campione di Vasto sarebbe sceso in pista o meno per la terza sessione di libere e il Dott. Berdardi non ha dato il lascia passare.
iannoneIannone quindi non correrà il Gp di Misano. Una decisione che fa male al ducatista che avrebbe almeno voluto provare a salire in moto: “sto meglio fisicamente che psicologicamente, quello che è accaduto questa mattina non mi ha fatto molto bene. I pareri sono stati sempre molto discordanti da ieri tra i medici, io avevo necessità di tornare in moto stamattina per capire un po’ di cose, ero cosciente di non poter correre, ma avevo bisogno di tornare in moto e capire le sensazioni, spesso un pilota quando cade deve tornare in moto subito non lo so perchè, una questione psicologica, ma hanno deciso questo. I medici hanno studiato la stessa università ma la pensano in maniera diversa“, ha dichiarato Iannone ai microfoni di Sky Sport dopo la decisione dei medici.
Lukasz Swiderek
Lukasz Swiderek

Ho dormito all’inizio abbastanza bene perchè ho preso l’antidolorifico, mi sono svegliato poi due tre volte, non è un dolore acutissimo, un dolore concentrato in quel punto, fisso, che faccio fatica ad andar via ma credo sia normale”,ha aggiunto il ducatista.

LaPresse/EXPA
LaPresse/EXPA

Il dottore della Federazione e altri dottori hanno dato dei loro giudizi riguardo la mia situazione attuale della vertebra, molto rassicuranti, invece il dottor Berardi, posso capire che la responsabilità è la sua, ma la notizia dell’unfit è stata affrettata, non ho capito perchè e questa è una cosa che un po’ mi dà fastidio e non mi fa essere molto contento, che poi lui possa non essere d’accordo e aver paura di questa situazione io posso condividere questa decisione, io ho 27 anni e ci tengo alla mia vita e a volte bisogna capire cos’è un pilota e anche se a volte le nostre decisioni sono azzardate bisogna venirci incontro. Un medico è un medico ed è giusto che sia così“, ha concluso il campione di Vasto che poi riesce però a ridere e scherzare: “se fossi stato in lotta per il titolo sarei partito comunque, doveva venire lui a prendermi in pista“.

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