MotoGp, Dovizioso a bordo dell Frecce Tricolori: “emozione fortissima. Rossi-Lorenzo? Tutta strategia”

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Prima un giro emozionante, poi l’intervista alla Gazzetta dello Sport: quante emozioni per Andrea Dovizioso

Dal rombo della Ducati al silenzio dell’Aermacchi MB339, dalla pista al cielo, volando a bordo delle fantastiche Frecce Tricolori. Un carico di adrenalina niente male per Andrea Dovizioso, in volo coi 10 artisti della Pattuglia Acrobatica Nazionale per vivere “un’esperienza estrema, bellissima. Però quando ho toccato terra…“.

dovizioso1 Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il pilota italiano ha raccontato quel mare di emozioni, non nascondendo di aver temuto per la propria incolumità: “ho avuto una paura totale in quella che è stata anche la manovra più bella, salivamo su, su, fino alla fase di stallo. Senti la strumentazione suonare come nei film, “bip bip”, poi è solo il silenzio, il motore che non va, quindi cominci ad andare giù sempre più veloce finché riprendi. Emozionante. La nausea è arrivata volando a test in giù. Una manovra velocissima, ti scombussola. E ce ne sono state un paio dove per qualche istante non ho visto niente, solo buio”.

LaPresse/Alessandro La Rocca
LaPresse/Alessandro La Rocca

Lo sguardo, poi, si allunga verso il passato, fermandosi alla gara di Misano archiviata non proprio in maniera esaltante: “ci aspettavamo tanto, un 6° posto a 19” non ci ha fatto andare a casa felici. Ed è giusto che fosse così. Ci sono limiti della moto che in certe piste vengono evidenziati di più. Misano pista Ducati? Non vuol dire però che puoi far meglio. Per i pregi e i difetti che abbiamo, non è la migliore pista per noi. Avevo paura che non fossimo a posto al 100% per star lì davanti, però speravo di più dalla gara“. Otto vincitori in otto gare, quello del 2016 continua ad essere un Mondiale anomalo, ma Dovizioso ha la risposta: “ci sono stati otto vincitori perché ci sono state tante gare con l’acqua. Ma ce ne sarebbero stati comunque più che in passato, il mutamento di regolamento è stato importante e le gomme, che fanno più la differenza, sono cambiate. Non è immediato interpretarle. Siamo ancora in una fase di evoluzione.

LaPresse/EFE
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Io vorrei essere in nono. Ma sentirselo ripetere fa effetto, diventa quasi negativo, come se mi dicessero “ma non hai ancora vinto, sei un pirla”. Però io ragiono diversamente. Tutti corriamo per la vittoria, ma io voglio giocarmi il campionato, migliorare la moto per essere sul podio tutte le gare. È il mio obiettivo, sono realista, non negativo”. Su Lorenzo, infine, Dovizioso chiosa: “ho visto i video della conferenza stampa. Il sorpasso di Valentino, come quello di Dani, era dentro le regole, non sono sanzionabili. È normale che Valentino faccia quell’azione in quel momento, è tutta strategia già decisa a tavolino. Se l’è creata, l’ha fatta e ha ottenuto quel che voleva. Ovvio che voleva disturbarlo, può essere fastidioso se mi metto nei panni di Lorenzo, ma non è fuori regola. L’anno prossimo compagni in Ducati? Sono molto curioso di vedere come si approccerà alla moto. Ha uno stile di guida molto diverso dal mio, però credo che chiederà un po’ le stesse cose di noi piloti Ducati, far girare un po’ più la moto“.

 

 

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