Da Milito a Icardi, tango (e gol) argentino: “Maurito un animale. Inter da Scudetto. E su Higuian in panca…”

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Milito esalta le qualità di Icardi e lancia l’argentino e l’Inter nella corsa Scudetto: il ‘Principe’ sorpreso dalla panchina di Higuain

LaPresse/Daniele Badolato
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Inter, Milito ‘lancia’ Icardi – Tango argentino a San Siro. Da Milito a Icardi, un filo conduttore che fa sognare l’Inter. Se con MI9 è nuovamente scoppiato l’amore dopo un’estate difficile, con il ‘Principe’ protagonista assoluto del triplete la luna di miele è infinita. E proprio Milito, in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, esalta la prova di Icardi contro la Juventus: “la vittoria è stata merito di una grande Inter. Icardi? Che partita straordinaria! Che fosse un killer sotto porta lo sapevano tutti, ma contro la Juventus è stato un vero uomo squadra. Lo dimostrano le sportellate contro Bonucci e Chiellini, i falli presi per far salire la squadra, la lucidità con cui anche se sembrava che avesse perso l’attimo ha inventato il cross di esterno per Perisic. E ha solo 23 anni! Icardi mio erede? Certi confronti non mi piacciono. Come me, ha il compito di finalizzare il lavoro di tutta la squadra, ma lui è più animale d’area, io amavo svariare. Se vuoi aprire un ciclo non vendi un giocatore così forte e così giovane”.

LaPresse/Spada
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Inter, Milito ‘lancia’ Icardi – Da Icardi a Higuain, confronto sempre in salsa argentina: “Higuain e Dybala sono fortissimi. Allegri avrà le sue ragioni, ma sono rimasto molto sorpreso quando ho visto Gonzalo in panchina. Icardi lo vale, anche se Gonzalo ha più esperienza, avendo giocato a certi livelli con il Real. Per il titolo dei cannonieri vedo una lotta tra loro due. Scudetto? L’Inter ha l’obbligo di puntare sempre al massimo. Aver battuto i campioni dimostra quanto vale questa squadra. Con de Boer mi sarei trovato a meraviglia perché vuole sempre imporre il suo gioco, cercare la porta. Cambiare allenatore in pieno agosto è stata una scelta pericolosa, ma da fuori non posso sapere cosa c’è dietro. In Europa League è arrivata una brutta prestazione, con giocatori senza ritmo nelle gambe. Ma gli uomini che si possono far sentire nello spogliatoio non mancano”.

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