Auguri Savicevic: genio senza lampada, capace (per un giorno) di scansare anche gli dei

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Il 18 maggio del 1994 ad Atene successe un evento unico nella storia: un montenegrino, Savicevic, riuscì a salire così in alto da scansare anche gli dei

Auguri Savicevic – Il 18 maggio 1994 molti di noi erano ancora dei ragazzini, altri addirittura nemmeno nati. Internet aveva mosso i primi passi da poco tempo non sapendo ancora che avrebbe rivoluzionato il mondo, di telefoni cellulari e smartphone nemmeno l’esistenza. Il 18 maggio 1994 successe qualcosa di così speciale che merita di essere raccontata tutt’oggi, a 22 anni di distanza. Quella sera il Partenone che guarda dall’alto Atene  smise per un giorno di celebrare la dea Atena,  scansata niente di meno che da un comune mortale di origini montenegrine che, dieci sulle spalle ed occhi spiritati, incantò la Grecia e il mondo intero.

Savicevic
Savicevic

Auguri Savicevic – Dejan Savicevic non è mai stato un giocatore come tutti gli altri. Dotato una talento fuori dal comune, mai davvero sfruttato appieno: poca propensione all’allenamento (chiedere pure a Fabio Capello), l’emblema della discontinuità su un campo di calcio. Ma un piede sinistro da mettere i brividi.  Che ha incanto e fatto innamorare. Piccole dosi di bellezza assoluta, schizzi di un dipinto capace di far concorrenza anche ad un van Gogh.

Archivio storico/LaPresse
Archivio storico/LaPresse

Auguri Savicevic – Quella sera del 18 maggio 1994, il Genio decise di palesarsi fuori da quella lampada dove (per colpe esclusivamente sue) era rimasto rinchiuso per troppo tempo. Quella sera ad Atene Savicevic regalò al Milan una Coppa dei Campioni e al mondo intero uno spettacolo visto poche altre volte su di un campo di calcio. Oggi Savicevic compie 50 anni, ma a guardarlo in viso sembra lo stesso di allora, di quella sera di maggio di 22 anni fa, quando riuscì a far scansare anche gli dei. Auguri Genio.

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