Rio 2016, la Cagnotto dopo la semifinale confessa: “preferisco stare un po’ dietro”

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Le sensazioni di Tania Cagnotto dopo la semifinale di ieri dal trampolino 3 metri, in vista della finalissima di questa sera

Serata di semifinali quella di ieri in Brasile alle Olimpiadi di Rio 2016, tra queste quella dei tuffi dal trampolino 3 metri femminile.

LaPresse/Gian Mattia D'Alberto
LaPresse/Gian Mattia D’Alberto

A tuffarsi, per l’Italia, Tania Cagnotto, che ha chiuso le semifinali al settimo posto, assicurandosi un pass per la finalissima di questa sera. “Ma è un mio classico fare qualche casino nella semifinale, forse inconsciamente non voglio andare troppo bene in semifinale perchè ho ancora il ricordo di Londra in cui ero seconda prima della finale e non mi piace l’idea di trovarmi di nuovo fra le due cinesi. Preferisco stare un po’ indietro e magari dare pressione alle altre“, ha dichiarato la bolzanina al termine della gara.

LaPresse/Gian Mattia D'Alberto
LaPresse/Gian Mattia D’Alberto

Dopo l’argento dicevo che mi sarei divertita, invece la tensione è sempre la stessa, la paura c’è sempre. Tra l’altro non amo molto batterie e semifinali perchè nei tuffi possono succedere sempre delle cose, non è scontato arrivare in finale e il fatto di esserci mi permette di dire che un obiettivo l’ho già raggiunto e ora voglio proprio giocarmela. Può succedere di tutto, le due cinesi sono forti, la Abel fisicamente è molto forte ma in finale conta molto la testa“, ha continuato la Cagnotto. Inevitabile parlare delle condizioni della piscina in cui le atlete sono costrette a tuffarsi: “fa un po’ schifo“, ha concluso.

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