Olimpiadi Rio 2016, rapina Lochte – Anche l’ultimo nuotatore torna in patria, dovrà pagare però 11 mila dollari

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Uno dei quattro nuotatori americani coinvolti nella finta rapina, per poter tornare in patria dovrà devolvere 11 mila euro in beneficenza

RAPINA LOCHTE – Mistero svelato, Ryan Lochte non ha subito nessuna rapina. Cala il sipario su una vicenda grottesca che ha tenuto banco negli ultimi giorni, creando caos e scompiglio all’interno di tutto il team Usa.

LaPresse/EFE
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Per evitare incidenti diplomatici e per permettere ai propri atleti di rientrare in patria, il comitato olimpico statunitense ha deciso di porgere le scuse al Brasile “per il disagio causato“, definendo il comportamento dei suoi atleti “inaccettabile“. Dopo approfondite indagini e dichiarazioni riviste giorno dopo giorno, anche l’ultimo nuotatore americano ha lasciato il Brasile, pagando però 11mila dollari a un ente di beneficenza come parte dell’intesa raggiunta per chiudere la questione. Lochte era già rientrato in patria martedì mentre a Feigen un giudice brasiliano aveva ordinato il ritiro del passaporto in attesa che la faccenda si chiarisse. Con il pagamento di quella somma, anche Feigen può tornare in patria, chiudendo una vicenda vergognosa che macchia la reputazione del team Usa.

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