Olimpiadi Rio 2016 – Campriani anche la dedica è d’oro: “Petra e il mio babbo la mia forza!”

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Niccolò Campriani ha commentato la vittoria dell’oro olimpico nella Carabina da 10 metri, spiegando le basi della sua vittoria

Niccolò Campriani, fresco di medaglia d’oro nella Carabina da 10 metri ha commentato così la vittoria che ha coronato il lavoro degli ultimi 4 anni: “è successo un po’ di tutto in questi 4 anni, non tanto in questi 20 minuti di finale. Ho fatto tantissima fatica ad adattarmi al cambio delle regole, questa è la prima medaglia dopo il cambio. La prima medaglia in assoluto per una carabina italiana. Con il mio staff abbiamo buttato giù i disegni per la carabina nel 2012, nel 2013 ho avuto il prototipo e nel 2016 ho vinto le Olimpiadi: questo è un po’ anche un titolo costruttori!“.

Il campione italiano ha poi spiegato il ruolo della fidanzata in questa vittoria:”devo tanto a Petra (Zublasing, ndr) perchè in questi ultimi anni non ero la persona più felice del mondo, ho fatto veramente fatica a divertirmi nello sport che facevo, a mantenere la passione viva, ma lei era sempre li a supportarmi e oggi non sarei qui con la medaglia al collo senza di lei.

Campriani ha in fine raccontato il motivo grazie al quale è riuscito ad andare avanti in questi anni e vincere, anche nelle difficoltà: “il tiro a segno è un paradosso continuo: tutti hanno il battito a 3000 quando sono a un passo dall’obiettivo di una carriera, ma noi non possiamo averlo. Non ci aiuta l’adrenalina, non ci aiuta quell’energia in più e quindi ti devi aggrappare ai pensieri buoni che hai, quelli che ti permettono di battere le paure. Il mio pensiero buono di oggi, per quanto io odi questo sport perchè davvero a volte sono arrivato ad odiarlo, il motivo vero per andare avanti che va oltre ogni medaglia, è che forse grazie a questo sport ho avuto modo di stare di più insieme a mio padre quando ero piccolo. Vorrei salutare il mio babbo e la mia famiglia”.

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