Lazio, che attacco di Lotito ai tifosi: “ecco perché mi considerano un delinquente”

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Duro sfogo del Presidente della Lazio Lotito contro i tifosi biancocelesti: ecco le parole del patron laziale

LaPresse/ Marco Rosi
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Lazio-Lotito, nuova bufera – “Lo scopo è riportare la normalità”. L’appello di Claudio Lotito è chiaro, così come i destinatari a cui è rivolto: i tifosi della Lazio. “Ho fatto un editoriale in cui ho detto che i risultati si ottengono solo grazie a tutti i componenti. Ovvero la società, i calciatori, lo staff tecnico e la tifoseria. Con unione di intenti si possono ottenere certi risultati. I giocatori sono persone come noi che risentono delle pressioni ambientali positive e negative. L’ambiente all’unisono deve concorrere al raggiungimento degli obiettivi. Se io devo scegliere la legalità e il consenso io sceglierò sempre la legalità. Questo deve essere chiaro a tutti. Dobbiamo lavorare per questo risultato“.

LaPresse/Spada
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Lazio-Lotito, nuova bufera – Nel giorno della presentazione di Ciro Immobile come nuovo giocatore della Lazio, Claudio Lotito si sfoga in conferenza stampa: “quando ho portato Peruzzi in giro per il centro sportivo è rimasto sbalordito. Mi ha detto che ho trasformato tutto e che quando c’era lui l’acqua calda non funzionava bene. E’ l’impronta dell’organizzazione e dell’ordine, che significa regole per tutti. Chi era abituato ad assumere comportamenti non in linea o ad avere privilegi ha portato quindi a contrapposizioni. Al di là di Lotito si stanno creando degli alibi emozionali che creano un danno alla lazialità. Vorrei essere giudicato per quello che faccio. Nemo propheta in patria: in Italia vengo considerato come una persona capace, a Roma come un delinquente che toglie i sogni ai tifosi. Ieri sono stato 7 ore nel centro sportivo a lavorare per la Lazio, questo non viene riconosciuto ma vengo considerato un padrone. Non siamo stati in grado di vendere bene quello che abbiamo fatto”.

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