Playstation, fascia e sogni rossoneri. A tutto Donnarumma: “Milan, sei da fischi. Ma sul futuro…”

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Capitan futuro rossonero: Gigio Donnarumma svela tutta la sua voglia di Milan e giura amore eterno al Diavolo

LaPresse/Spada
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Donnarumma, voglia di Milan – “La fascia da capitano sarebbe un sogno, ma aspetto. devo migliorare con i piedi, abbiati resta il mio riferimento. Ci sono momenti in cui mi riguardo in tv o leggo ciò che si dice di me, e mi chiedo se sono davvero io”. Un gigante di umiltà. Nonostante a 17 anni sia l’unica certezza di un Milan pieno di dubbi e nubi, nonostante c’è chi sarebbe pronto a far follie pur di strapparlo ai rossoneri. “Non mi piace farmi trasportare dalla fantasia, il merito è della mia famiglia: senza di loro sarebbe facile montarmi la testa”. Firmato Gigio Donnarumma. Uno a cui per smaltire la tensione “basta una partita alla Playstation: Fifa16, mi sono auto-comprato per 5 milioni”.

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Donnarumma, voglia di Milan – Dalla fantasia alla realtà, perché Donnarumma oggi vale già molto, ma molto di più: “assolutamente no. L’idea di rinnovare mi piace molto e mi piace anche pensare a un rapporto col Milan duraturo negli anni. Concettualmente – racconta il giovanissimo portiere nel corso di un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’sono uno che non ha problemi al pensiero di fare tutta la carriera nello stesso club. E siccome sono da sempre tifoso rossonero, dico anche che la fascia da capitano sarebbe un sogno, il coronamento di un percorso. Ovviamente, ogni cosa a suo tempo”.

LaPresse/Massimo Paolone
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Donnarumma, voglia di Milan – Donnarumma parla poi delle difficoltà rossonere: “mi fa molto piacere essere così apprezzato, ma sentire tutti quei fischi è difficile da accettare. Però capisco la gente: da tifoso fischierei anch’io! il Milan fuori dalle coppe non si può vedere… Abbiati? Ci manca, ma io lo sento con regolarità, continua a essere un punto di riferimento per me. Mi dice sempre di continuare così. E mi ricorda che anche lui al debutto a San Siro prese un gol sul suo palo come è capitato a me con il Sassuolo: quindi sostiene che mi aspetta la sua stessa carriera. Magari! Quando ha dato l’addio al calcio e mi ha sollevato le braccia al cielo, non me l’aspettavo. Sono rimasto impietrito e poi sono scoppiato a piangere“.

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