Mourinho e i ‘nemici immaginari’, retroscena Milito: “Inter, ecco come andò a Barcellona”

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Diego Milito torna a parlare di José Mourinho e mette in risalto la grande impresa realizzata con l’Inter contro il Barcellona nel 2010

LaPresse/Jonathan Moscrop
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Mourinho, retroscena Milito – La Champions League che l’Inter vinse nel 2010 a Madrid non è stata, secondo il protagonista di quella serata contro il Bayern Monaco e del triplete nerazzurro, debitamente riconosciuta. “Abbiamo eliminato il miglior Barcellona battendolo 3-1 all’andata e in finale abbiamo sconfitto il Bayern Monaco, però ci hanno criticato molto – recrimina l’ex attaccante argentino in un’intervista a ‘La Nacion’ -. Per difendere quel Barcellona, che piaceva a tutti, ci hanno attaccato dicendo che il nostro calcio era totalmente difensivo. Si sono dimenticati della partita d’andata, che stavamo perdendo e sarebbe stato impossibile al Camp Nou contro una formazione che ha il 90% di possesso palla; siamo andati lì e hanno tacciato Mourinho di difensivismo, eppure giocavamo con quattro attaccanti: Sneijder, Pandev, io ed Eto’o. Più Maicon.

LaPresse/Reuters
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Mourinho, retroscena Milito – Poi nel riscaldamento si è fatto male Pandev e dopo un quarto d’ora ci hanno espulso Thiago Motta. Se è difficile giocare 11 contro 11 a Barcellona, immaginate in 10, con il vantaggio che avevamo e a un passo dalla finale dopo 45 anni. Bisognava tenere tutto in considerazione, però i media hanno puntato sulla dicotomia Mourinho-Guardiola e non si è dato il giusto valore a tutto quello che avevamo fatto in quella squadra“. Secondo Milito “Mourinho è un gran gestore di gruppi. Stiamo parlando di un tecnico top a livello mondiale. Fa in modo che ogni giocatore renda al 100%, ha la parola giusta al momento giusto, usa il ‘bastone’ quando serve. Sa proteggere il suo gruppo e ha sempre bisogno di un nemico per poter attaccare o difendere il proprio gruppo. A volte i nemici se li inventa di proposito, Guardiola compreso“. (ITALPRESS).

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