La Ferrari e la sua situazione dopo i proclami e le dichiarazioni di vittoria
Qualche volta si rischia di finire fuori pista, di perdere il controllo, di sbandare pericolosamente.
Ieri, si è letto sui media, qualcuno avrebbe detto e poi scritto: Marchionne prende il volante della Ferrari.
E qui, allora, occorre fermarsi a riflettere.
Con calma.
Ricordiamo perfettamente l’operazione di “rottamazione” eseguita dagli attuali vertici del cavallino rampante nei confronti di chi aveva portato la Ferrari ad essere il marchio automobilistico più famoso al mondo.
Quattro e quattrotto, e il benservito era stato dato alla storia della Ferrari.
La ragione, che rappresentava il “nuovo corso”, era questa:
“La Ferrari doveva tornare a vincere il Mondiale.
E in fretta.”
Qualcuno che ora siede “molto in alto” disse che “soffriva troppo nel vedere la Ferrari correre gare come quelle a cui lui stesso aveva assistito”
Bene.
Da quel preciso istante, il volante della Ferrari passava, metaforicamente e pragmaticamente, da Luca a Sergio.
A questo cambio della guardia, che non risparmiò commenti e battute che erano parsi di cattivo gusto, nei confronti di chi comunque qualcosa aveva pur vinto negli anni, succedettero proclami enfatici e programmi visionari.
L’autore è colui il quale siede al volante, dall’anno scorso, ormai, della Ferrari.
Qui di seguito, randomicamente, ci piace ricordare solo alcune delle dichiarazioni rilasciate in questo periodo che va dall’insediamento al giorno “oggi”.
Così, per rinfrescare le memorie collettive.
- “E’ iniziato da pochi giorni quello che per noi dovrebbe essere l’anno del ritorno in vetta. Nel 2015 abbiamo fatto grandi passi in avanti, abbiamo dimostrato di essere competitivi e soprattutto siamo riusciti a ricreare un senso di gruppo e di squadra. Oggi siamo uniti e ci manca davvero poco per arrivare dove vogliamo. Siamo consapevoli della forza della Mercedes, ma non la temiamo più. Il nostro desiderio è essere già in Australia il team da battere e non quello che insegue. Abbiamo il dovere di rispettare la nostra storia di squadra più vincente della Formula 1. Abbiamo fatto tutti gli investimenti richiesti da Arrivabene per vincere e schieriamo due campioni del mondo al volante. Credo che la Ferrari abbia le persone giuste in ogni reparto per raggiungere il vero e unico obiettivo: riportare subito il mondiale a Maranello”.
- Sergio Marchionne vuole far parlare di Ferrari anche nei circoli dell’alta finanza e non solo nei paddock degli autodromi. Il presidente del Cavallino si aspetta di tornare a essere subito vincente con le Rosse.”Bisogna vincere subito. Il titolo mondiale deve tornare a Maranello. I risultati sportivi ora avranno un peso anche nei circoli finanziari. Non abbiamo paura”
- “L’unico vero obiettivo è riportare il titolo mondiale a Maranello“
- Alla vigilia del mondiale di F1 con il Gran Premio d’Australia l’obiettivo della Ferrari è vincere “più dell’anno scorso” ossia più di tre Gran Premi anche se “l’obiettivo vero è di vincerle tutte quante“. Lo ha detto, il presidente della Rossa e ad di Fca, Sergio Marchionne.
- È una grandissima vettura. Sono molto più ottimista dello scorso anno.
- Baku: “per me la stagione è ancora aperta. La Ferrari ha una grandissima chance di vincere il Mondiale”
- “Il Mondiale sarà della Ferrari perché lo meritiamo”
Ora, colui che guida, che risiede al vertice, è colui che decide, sceglie, dirige.
È anche colui che è responsabile delle “dichiarazioni” che gli vengono attribuite, salvo smentite.
Solitamente, in una azienda meritocratica, chi sbaglia, paga.
Soprattutto a livello manageriale.
La situazione del Mondiale, è questa:
Raikkonen ha 62 punti di distacco da Rosberg.
Vettel ne ha 70.
A voi che leggete lasciamo la libertà, e la difficoltà, della sentenza.
Le cifre, i risultati, la realtà, parlano molto chiaramente.
Almeno ci sembra.