Gancikoff e Galliani, primi segnali di malumori: scelte non condivise, così il Milan paga sul mercato
Gancikoff-Galliani, impasse Milan – In principio toccò a Barbara Berlusconi. Lady B tentò il golpe in casa rossonera, ma nonostante il polverone e le dimissioni di Adriano Galliani (subito ritirate) ottenne, dopo la mediazione di papà Silvio, ‘solo’ la carica di amministratore delegato alla parte commerciale. Successivamente, ci provò Nelio Lucas. Ma colui che sarebbe dovuto essere l’advisor tecnico della cordata orientale capitanata da Mr Bee, svanì insieme alle delusioni per i fallimenti delle trattative Kondogbia e Jackson Martinez. Storie diverse, risultato uguale: il re è intoccabile.
Gancikoff-Galliani, impasse Milan – Una corona, quella di Adriano Galliani, che adesso prova a far cadere Nicholas Gancikoff: colui che sarà il nuovo amministratore delegato del club rossonero nel caso di cessione ai cinesi, sta lavorando fianco a fianco con lo storico dirigente del Milan. E (guarda un po’) nemmeno in questo caso la convivenza sembra stia dando i frutti desiderati: Gancikoff e Galliani non sempre sono d’accordo sugli stessi obiettivi da regalare a Montella così, essendo il mercato obbligatoriamente condiviso, le trattative subiscono clamorose frenate e repentini up e down. E a farne le spese è il Milan. Un ‘legame’ tra i due che, secondo le ultime indiscrezioni, scricchiola pericolosamente. E Con Re Adriano ancora saldo al proprio posto. Situazione che i tifosi rossoneri contestano ormai da anni.