Euro2016 – Italia, l’amara verità di Zoff: “ecco perché soffriamo i rigori”

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L’ex portiere e Commissario Tecnico della Nazionale Dino Zoff spiega il perché dell’eterna sofferenza dell’Italia ai calci di rigore

LaPresse
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Italia, il pensiero di Zoff – “Non è che siamo scarsi, ai rigori contano altri fattori come la freddezza. Noi siamo un popolo latino e siamo meno freddi degli altri, è più probabile che sbagliamo. Alle volte, poi, andiamo oltre e ci sentiamo troppo sicuri, oppure la paura ci attanaglia, non ci sono altre considerazioni da fare”. Dino Zoff, ex ct azzurro, prova a spiegare così la ‘maledizione’ dei rigori che ha colpito ancora una volta l’Italia. E a chi rimprovera le scelte dei rigoristi da parte di Conte, Zoff, intervenuto ai microfoni di “Radio Anch’io Sport” su Radio Uno, replica: “dopo è sempre facile dire che bisognava fare così Conte è stato straordinario, è andata così e forse non poteva andare diversamente“. Secondo però l’ex ct, “si era creato forse un entusiasmo eccessivo, si sono fatte mille esagerazioni, prima e dopo. Prima non dovevamo nemmeno andare agli Europei e poi sembrava tutto eroico. Abbiamo fatto delle cose normali, come la nostra Nazionale è in grado di fare. Abbiamo battuto un Belgio pieno di trequartisti e mezze punte e una Spagna che non aveva fatto bene agli ultimi Mondiali, ma avevo sempre detto che con una difesa così possiamo giocare dappertutto e senza paura”.

LaPresse/Fabio Ferrari
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Italia, il pensiero di Zoff – “E lo dimostra anche la Germania, che ha cambiato tipo di gioco per batterci dopo 50 anni, ha dovuto giocare al risparmio e non rischiare, perché ci temeva come è  giusto che sia perchè non siamo l’Islanda. Di grandi campionissimi in tutta l’Europa e anche nel mondo ce ne sono pochi e ci dobbiamo arrangiare con quello che abbiamo. Abbiamo fatto un buon Europeo, non siamo quello che si diceva prima e non siamo quello che si dice adesso, abbiamo fatto il giusto“. Il testimone passa ora a Ventura che “ha tutte le qualità per fare un buon lavoro ma non è facile, specie se si continua a non vedere giocatori italiani in quasi tutte le squadre – sostiene Zoff – Se hai poca gente che gioca hai delle difficoltà, ci vorrebbero più italiani che giocassero. Sarebbe opportuno imporre una certa quota di stranieri ma questo cozzerebbe contro le regole europee e internazionali”. Ma una soluzione va trovava perchè “dalle altre parti c’è entusiasmo: l’Islanda è un Paese di quattro gatti ma fa cose straordinarie. Gli altri salgono, la tradizione non basta più”. Poi una tirata d’orecchie a Conte, che ha detto di sentirsi ‘solo’: “se parla di rosa più ristretta a causa dell’invasione stranieri e degli italiani che giocano meno, è vero, ma che si senta solo… Non avete idea di cosa erano i ct una volta: Valcareggi, al ritorno da Messico ’70, era stato scortato dalla polizia“. (ITALPRESS).

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