Euro 2016, Vittorio Sgarbi sull’Italia: “Pellè e Zaza? Meglio che tornino all’asilo”

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Euro 2016, Vittorio Sgarbi  si lascia andare ad un colorito parere su Pellè e Zaza ed aggiunge: “il momento in cui un uomo guarda la partita è quello giusto per farlo cornuto”

Euro 2016 – la parola a Vittorio Sgarbi. Il critico d’arte più irriverente  e popolare del panorama italiano, a Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso di ECG Regione, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio ha dichiarato: “sono contento che l’Italia sia uscita con la Germania”, e si è lasciato andare a colorite esternazioni verso Pellè e Zaza, i due giocatori che hanno sbagliato il tiro in porta ai rigori.

LaPresse/Bianchi/Lo Debole
LaPresse/Bianchi/Lo Debole

A distanza di pochi giorni, il critico d’arte ha rincalzato la dose sempre alla stessa trasmissione: “confermo quanto detto, chi guarda le partite e in particolar modo la nazionale, anche se si è scatenata una grande indignazione. Mi ha chiamato uno, che dice che è il presidente dei giocatori azzurri, voleva sapere se io avessi detto quelle cose. Certo che le ho detto. Ora sono a Malta, durante Italia-Germania erano tutti raccolti davanti alla televisione, la prova della totale mancanza di spirito critico e di capacità. Uno si mette lì, vittima di questi che giocano, che poi possono determinare effetti di depressione e esaltazione. Non mi è dispiaciuto neanche un po’ che l’Italia sia uscita con la Germania, così questi frustrati masochisti soffrono. I rigori tirati da Pellè e Zaza? Se c’è una cosa che non si può sbagliare sono i rigori in quel modo, potrebbero tornare all’asilo invece di fare i campionati europei, gli italiani insorti con Pellè hanno ragione. Pellè non va confuso con Pelè. Sbagliare un rigore in quel modo è una cosa assurda. Comunque mentre vedo la gente intenta a guardare la partita dell’Italia, penso poveretti, quante scopate perdute. Le ragazze erano lì distratte, non guardavano la partita. Le donne, nella maggior parte, subiscono il tifo dei loro uomini. Il momento in cui un uomo guarda una partita di calcio, è il momento giusto per farlo cornuto. Il calcio ha determinato figli che non sono propri”.

LaPresse/Marco Alpozzi
LaPresse/Marco Alpozzi

Sgarbi ha poi promesso di riportare la Gioconda in Italia: “la riporterò in Italia attraverso una proposta di scambio di opere d’arte italiane che possano avere un potere attrattivo non inferiore alla Gioconda. Ho già pensato a qualcosa, tra Firenze, Urbino, Bologna, ci sono sicuramente delle opere che possono essere scambiate. L’unica possibilità per riportare in Italia un dipinto di questa importanza è proporre uno scambio alla pari. Ci possono essere opere in grado di competere con la Gioconda. I tempi? Dobbiamo valutare l’opportunità e le proposte da fare. Dai Bronzi Di Riace ai dipinti di Piero della Francesca, ai Dipinti di Raffaello, a Michelangelo, ci sono varie opere che possono essere scambiate. Il problema è giocare la partita di uno scambio alla pari. Sto partendo per Parigi, continuiamo a trattare, possono esserci tempi brevi, la cosa sarà veloce, cercheremo di avere risposte rapide”.

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