Roma 2024, Pancalli non si nasconde: “se la Raggi diventasse sindaco, la candidatura sarebbe a rischio”

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Nel caso in cui Virginia Raggi diventasse sindaco di Roma, Luca Pancalli vedrebbe messa a rischio la candidatura della città ad ospitare i Giochi del 2024

Se Virginia Raggi vincesse al ballottaggio contro Giachetti sarei preoccupato per la sorte della candidatura olimpica di Roma 2024, ma non avrei timore“. Così, in un’intervista sul sito on-line de ‘La Repubblica‘, il vice-presidente del Comitato Promotore di Roma 2024, parlando della candidata a sindaco del Movimento Cinque Stelle, Virginia Raggi, che, qualora vincesse il ballottaggio con l’esponente del Pd Roberto Giachetti, potrebbe ribadire il suo no ai Giochi nella Capitale.

Fabio Cimaglia / LaPresse
Fabio Cimaglia / LaPresse

Durante la campagna elettorale, Raggi ha sottolineato come la città “non possa permettersi i Giochi” e che è “criminale parlare di Olimpiadi quando Roma muore affogata di traffico e buche. Pensiamo all’ordinario, poi allo straordinario“. Pancalli ha preso atto di queste considerazioni, andando oltre la questione: “sono convinto che un sindaco debba valutare senza pregiudizi le opportunità che un’Olimpiade offre alla città e sono fiducioso che, se la Raggi diventasse primo cittadino, possa e debba farlo. Anche perchè mi auguro che da qui al 2024 le buche e il traffico siano problemi risolti a prescindere dalle Olimpiadi, altrimenti vuol dire che tutti avremo fallito“.

roma 2024 La candidata Cinque stelle teme che, se la capitale davvero ospitasse i Giochi nel 2024, molti soldi destinati alle infrastrutture andrebbero a grandi opere che resterebbero incompiute, ma Pancalli non ci sta: “se una persona ha preso la febbre una volta non può smettere di uscire perchè ha paura di ammalarsi nuovamente”. I rapporti con Raggi, conclude Pancalli, possono essere ricuciti: “durante la campagna elettorale si usano spesso toni esasperati, parole esagerate. Sono convinto che dialogheremo con la candidata dei Cinque Stelle in una maniera diversa“.

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