Pallanuoto-Superfinal World League: che spreco per il Settebello, la Grecia ringrazia

SportFair

Avanti 6-1, il Settebello si fa rimontare dalla Grecia nella finalina per il terzo posto della Superfinal World League. A trionfare è la Serbia, che centra il quarto successo consecutivo

L’Italia perde 11-7 contro la Grecia e conclude al quarto posto la Superfinal della World League, dopo essere stata in vantaggio 6-1. Lo 0-0 lo sblocca l’ellenico Kolomovos dopo 2’03” poi è solo Settebello: due volte Figlioli, Nicholas Presciutti e Di Fulvio superano Flegkas per il 4-1 azzurro di fine primo tempo.

LaPresse/ Fabio Ferrari
LaPresse/ Fabio Ferrari

L’Italia allarga la forbice in apertura di secondo periodo con Nora 0’38” e Nicholas Presciutti a 1’24″(6-1) la partita sembra indirizzata. La Grecia reagisce: una doppietta di Genidounias, Gounias e Kolomovos la riportano in scia (6-5) all’intervallo lungo. La squadra di Vlachos completa la rimonta e opera il sorpasso: Kolomonos e Vlachopoulos superano Del Lungo (7-6). Di Fulvio interrompe il digiuno azzurro (7-7) ma la Grecia torna avanti con il gol in superiorità di Fountoulis dell’8-7 e poi allunga con Mourikis a cinque secondi dalla chiusura della terza frazione (9-7). L’abbrivio del match è mutato; il Settebello accusa la fatica delle tante partite giocate in pochi giorni, oltre a una condizione atletica non ancora ottimale.

LaPresse/ Fabio Ferrari
LaPresse/ Fabio Ferrari

La Grecia, che aveva battuto l’Italia (15-4) anche nella seconda partita della fase a gironi, chiude definitivamente i conti nell’ultimo quarto con i gol dell’11-7 di Dervisis e Gounias. “Una brutta sconfitta – spiega con la consueta onesta, il ct Alessandro Campagnache mette a nudo le nostre debolezze: c’è poco d’aggiungere“. Nella finalissima, diretta dall’arbitro italiano Daniele Bianco, vittoria della Serbia 10-6 contro gli Usa. Per i campioni del mondo e d’Europa si tratta del quarto successo consecutivo nella World League (Chelyabinsk 2013, Dubai 2014 e Bergamo 2015) l’undicesimo della sua storia. (ITALPRESS).

Condividi