Galliani-Preziosi, così Berlusconi (con i cinesi) ha rotto la ‘santa alleanza’

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L’affare Lapadula ha volutamente rotto la ‘santa allenza’ tra Galliani e Preziosi: a deciderlo Berlusconi. Ma non solo…

LaPresse/Iannone
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Galliani-Preziosi, due cuori e un… calciomercato. Milano-Genova, autostrada che negli ultimi anni è diventata rovente: a percorrerla tantissimi calciatori, molti dei quali meteore o presunti campioni che poi, con il cambio di maglia, non si sono mai affermati. Specialmente in rossonero. Operazioni che hanno fatto storcere il naso a molti e che hanno attirato l’attenzione alimentando qualche dubbio di troppo. Vuoi vedere che tutti questi scambi di ‘favori’ tra i due amici, Galliani e Preziosi appunto, nasconda qualcosa di non proprio regolare o, per meglio dire, favorisca il tornaconto di qualcuno prima ancora che rinforzare veramente una delle due squadre, Milan e Genoa, in questione?

LaPresse/Jonathan Moscrop
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Il tarlo a Berlusconi è arrivato ormai da tempo, ma evidentemente qualche spiffero è giunto anche ai nuovi potenziali compratori cinesi che, guarda caso, hanno ‘scoperto’ che il Milan su Lapadula non affondava per via di un gentlemen agreement tra Preziosi e Galliani. Una situazione alla quale, visto anche la portata dell’operazione economica per la cessione del club, Berlusconi ha voluto mettere definitivamente fine: il presidente rossonero ha chiamato Galliani ‘ordinando’ di chiudere subito per il calciatore e così è stato. Il risultato? La furia di Preziosi contro l’ad rossonero e ‘santa alleanza’ che traballa. Per volere di Berlusconi, per volere dei cinesi.

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