Cessione Milan – 100 pagine di contratto, volo prenotato: Berlusconi, una firma per la storia

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Cessione Milan che è davvero vicina alla conclusione: accordo raggiunto, ma a ‘frenare’ i cinesi ci sono ancora i dubbi di Berlusconi

LaPresse/Vincenzo Livieri
LaPresse/Vincenzo Livieri

Cessione Milan, manca ‘solo’ una firma – Una firma per cambiare la storia. Nonostante gli umori ondivaghi del presidente Silvio Berlusconi, la trattativa per la cessione del Milan procede senza sosta. Come riporta ‘Il Sole 24 Ore’ in edicola stamane, il contratto di vendita al quale stanno lavorando gli studi legali Chiomenti e Lazard e i consulenti del consorzio cinese guidato dall’advisor Sal Galatioto e dal suo braccio destro Nicholas Gancikoff (futuro nuovo ad del Milan) è quasi pronto: un documento composto da oltre 100 pagine, in cui viene spiegato in maniera dettagliata il piano di investimento della cordata cinese.

LaPresse/Piero Cruciatti
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Cessione Milan, manca ‘solo’ una firma – Operazione che, sempre secondo le informazione in possesso de ‘Il Sole 24 Ore’, supera il miliardo di euro: oltre i soldi per acquistare il 70% delle quote rossonere (700 milioni circa, debiti inclusi), l’investimento prevede 400 milioni per la campagna acquisti quinquennale, altri 400 milioni per il progetto stadio e successivamente un aumento di capitale per ripianare le perdite. Contratto che finirà a breve sul tavolo di Silvio Berlusconi: a quel punto il Presidente rossonero dovrà  decidere se firmare e cedere il club o alzarsi dal tavolo della trattativa. Ma l’intesa, di fatto, è raggiunta.

LaPresse/Daniele Badolato
LaPresse/Daniele Badolato

Cessione Milan, manca ‘solo’ una firma –E’ la trattativa più difficile della nostra vita”, le parole in coro di Sal Galatioto e Nicholas Gancikoff riportate quest’oggi dal ‘Corriere della Sera’. Ma nonostante le difficoltà (secondo molti create ad arte da Berlusconi per cercare di far ‘fuggire’ i potenziali compratori’) i rappresentati del consorzio cinese restano ottimisti per il buon esito dell’operazione. Al punto che, per il 13 giugno, è in programma un viaggio di una delegazione cinese in direzione Milano per (almeno queste le intenzioni degli uomini d’affari orientali) la firma del preliminare di vendita, atto vincolante. Sempre che Berlusconi decida di proseguire: una firma, solo quella, separa i cinesi dal Milan.

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