La Corte di Cassazione ha stabilito la validità delle multe effettuate tramite le telecamere a chi passa con il semaforo rosso
Le multe effettuate tramite telecamera a chi passa con il semaforo rosso sono da molto tempo al centro di polemiche e di relativi ricorsi da parte degli automobilisti che ne contestano la validità. Il sistema sfrutta una serie di telecamere posizionate agli incroci dotati di semafori che una volta immortalati i trasgressori inviano le immagini al sistema informatico delle forze dell’ordine che provvede ad inviare una multa pecuniaria di 185 euro accompagnata dalla decurtazione di 6 punti patente (art. 146 C.d.S.).
Ad eliminare dubbi e polemiche ci ha pensato la sentenza della Corte di Cassazione (8285/2016) che stabilisce che la contestazione differita – in caso di contravvenzione effettuata con apparecchio di rilevamento automatico – risulta valida. Questo significa che se la contravvenzione arriva a casa dell’intestatario del veicolo è valida al 100% ed inutile inoltrare qualsiasi contestazione.
In poche parole, la multa può essere effettuata dalle telecamere senza bisogno che sul posto sia presente un vigile o personale delle Forze dell’ordine che fermi il trasgressore direttamente sul posto dove è avvenuta la violazione del Codice della strada. Una volta ricevuta la contravvenzione, il proprietario del mezzo dovrà comunicare chi si trovava alla guida in quel momento, altrimenti vedrà recapitarsi una multa supplementare di circa 300 euro.