Roland Garros, Djokovic tra pressioni e Olimpiadi: “Kyrgios? Quello che fa è una sua scelta”

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Novak Djokovic racconta le sue sensazioni in occasione del Roland Garros: riuscirà a vincerlo?

Il Roland Garros è ormai entrato nel vivo, i campioni del tennis sono in campo per la quarta giornata dello Slam francese. Giornata di riposo oggi per Novak Djokovic che questo torneo non l’ha mai vinto. Il numero 1 del mondo, arriva per la quinta volta a giocarsi la possibilità di conquistare il Career Grand Slam, ovvero di vincere tutti e quattro gli Slam della stessa stagione.

LaPresse
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Una sensazione non nuova per Djokovic: “non è la prima volta quest’anno che mi trovo ad avere tante aspettative su di me. A conti fatti, sono tre anni di fila ora che mi trovo a vivere una situazione simile in questo torneo, e ovviamente le persone si chiedono se questo sia l’anno giusto e anch’io me lo chiedo. Quindi sì, quando arrivo qui provo emozioni diverse ma sta a me scegliere come usare queste emozioni e io cerco di utilizzarle come motivazione per ispirarmi a giocare bene a rimanere calmo. Se io avrò o no delle opportunità per lottare per il trofeo quelle sono nelle mani dell’Onnipotente, io non posso influenzarlo in alcun modo ma posso certamente dare il meglio di me, come sempre”, ha dichiarato in un ‘intervista a Ubitennis.

LaPresse/Xinhua
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Nel mondo del tennis si parla tanto delle Olimpiadi e della possibilità che dovrebbero avere i tennisti di guadagnare punti anche con i Giochi Olimpici: “questa è materia di dibattito. Onestamente io non vedo la ragione del perché non dovrebbero dare punti. Capisci, abbiamo i migliori giocatori al mondo che partecipano a quello che potrebbe essere il quinto Slam. Per tutti noi ha questa importanza, anche di più, perché avviene ogni 4 anni. Io incoraggerei le persone a ripensare al fatto di dare punti, alla fine i giocatori che decidono di non partecipare fanno una loro scelta e bisogna rispettarli. Dal mio punto di vista è un’esperienza meravigliosa essere con tutti i migliori atleti del mondo intorno a te nel villaggio olimpico e rappresentare il tuo paese”, ha spiegato Djokovic.

Alfredo Falcone - LaPresse
Alfredo Falcone – LaPresse

Infine un commento sull’episodio che ha visto Nick Kyrgios menzionare il collega serbo durante un dibattito con l’arbitro dopo aver ricevuto una code violation domenica in campo a Parigi per aver gridato ad un raccattapalle: “l’ho visto, ho visto quella particolare situazione particolare che è venuta nel suo match. Cosa posso dire? È sua la scelta di voler riportare quell’evento, io non conosco la natura del suo gesto e del perché abbia ricevuto una punizione, se si tratta solo dell’asciugamano o forse ha fatto qualcosa prima. Non voglio entrarci. Quello che fa è totalmente una sua scelta. Sai, non so se menzionare il mio nome fosse necessario, ma comunque ho rispetto per la sua scelta“.

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