Nibali, clamoroso retroscena: lo Squalo coltiva il grande sogno della doppietta Giro-Tour come Pantani nel ’98

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Nibali, nel giorni della passerella rosa a Torino per la vittoria del Giro d’Italia emerge un clamoroso retroscena sulle ambizioni stagionali dello Squalo, che coltiva il grande sogno della doppietta Giro-Tour. Nessuno c’è riuscito nelle ultime 17 edizioni, dopo l’impresa di Pantani nel 1998

LaPresse/Fabio Ferrari
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Passano le ore, raccogliamo testimonianze e ulteriori conferme: il cerchio di chiude intorno a Vincenzo Nibali, che oggi ha sfilato in maglia rosa per le strade di Torino centrando il suo secondo Giro d’Italia che fino a tre giorni fa sembrava impossibile, con il campione messinese staccato di quasi 5 minuti dalla vetta della classifica. Nibali ha vinto il Giro con un’impresa leggendaria nelle ultime due tappe di montagna, nonostante non sia al top della forma. Lo Squalo dello Stretto, infatti, ha fatto una lunga e durissima preparazione stagionale in altura per raggiungere le condizioni ottimali tra fine luglio e inizio agosto, con l’obiettivo (dichiarato) di vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio de Janeiro su un percorso duro e affascinante (si correrà il 6 agosto).

LaPresse/Fabio Ferrari
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Ma a fine luglio finisce anche il Tour de France (che si correrà dal dal 2 al 24 luglio), a cui Nibali parteciperà “come gregario di Fabio Aru“, secondo le gerarchie ufficiali illustrate fin qui dall’Astana. Ma più passano i giorni e meno ci crediamo. Nibali ha 31 anni, è al culmine della propria straordinaria carriera in cui ha già vinto 4 grandi corse a tappe, prima la Vuelta nel 2010, poi il Giro d’Italia nel 2013, quindi il Tour de France 2014 e adesso di nuovo il Giro d’Italia. Fabio Aru, invece, è giovanissimo: ha 25 anni e al Tour de France non ha mai partecipato prima di quest’anno. Ha vinto la Vuelta nel 2015 ma sembra eccessivamente prematuro che in una squadra con Nibali, lui possa essere addirittura il Capitano. Ci sembra troppo azzardato, soprattutto per l’Astana che nel “Cavaliere dei Quattro Mori” ha il futuro, ma nello “Squalo dello Stretto” ha il presente.

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Con Nibali e Aru ai nastri di partenza insieme a Diego Rosa, in quello che per il Tour si presenta come un vero e proprio squadrone all’altezza del Team Sky di Chris Froome, alla Tinkoff di Alberto Contador e alla Movistar di Quintana e Valverde, ci sembra naturale che il vero capitano sia il siciliano e non il sardo. Probabilmente partiranno alla pari e poi alla fine chi sarà nelle condizioni di aiutare l’altro lo farà. Ma l’impressione è che tutto sia già stato programmato per centrare un’impresa eccezionale: la doppietta Giro-Tour per Vincenzo Nibali. Lo scorso anno, infatti, il ds dell’Astana, Giuseppe Martinelli, aveva detto senza mezzi termini che oggi “Vincenzo è l’unico in grado di fare la doppietta Giro-Tour. Non c’è nessun altro”. E allora perchè non provarci?

MAGAZINE MERCATONECerto, sarà difficile. Al Tour ci sono tutti i big che hanno preparato la stagione solo per quello. Da Froome a Quintana, da Contador al francese Romain Bardet. Ma Nibali ha preparato la stagione per essere al top della forma proprio tra fine luglio e inizio agosto, quindi più per il Tour che per il Giro. E il fatto che sia riuscito a vincere il Giro nonostante non fosse al 100%, significa che l’impresa può riuscirgli davvero. L’ultimo è stato Pantani nel 1998, poi nessuno è mai più riuscito a centrare la doppietta Giro-Tour nonostante i tanti tentativi di svariati corridori.

Le parole di Nibali

LaPresse/Fabio Ferrari
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Lo stesso Nibali sull’impegno al Tour e sulla stagione dopo la vittoria del Giro, ha dichiarato in queste ore: “farò prima il Tour e poi le Olimpiadi, però bisogna andare per gradi. Sono due belle sfide: al Tour ci sarà Aru, che si sta preparando al Sestriere, ma io prima devo recuperare energie e vedere in che condizioni arrivo. Fare due grandi corse una dopo l’altra non è semplice. Ma io andrò lì per fare un grande Tour assieme a Fabio. Poi Rio sarà per noi un evento molto importante, che si disputerà in un giorno e quindi senza particolari tatticismi. E’ una gara di un giorno. Tutto può succedere“.

L’intervista di Silvio Martinello

routeIn un’intervista a Tribuna Treviso, l’ex-corridore Silvio Martinello, adesso commentatore di RaiSport, ha espresso la sua idea che è molto chiara: “so che Vincenzo vuole andare anche al Tour e non per assistere Aru, bensì per fare la doppietta. È difficile, ma Nibali è uno dei pochi che può ambirvi. E non bisogna dimenticare che quest’anno punta anche alle Olimpiadi”.

Insomma, il dado è tratto e le carte sembrano svelate. Non ci resta che aspettare luglio e l’inizio del Tour. Un’Astana in versione tutta italiana promette di dare grande spettacolo con le sue carte migliori. E un Nibali stellare che vuole scrivere la storia molto più di quanto non abbia già fatto fino ad oggi.

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