Nazionale Italia, la ‘riforma’ di Lippi: la proposta (che farà discutere) dell’ex Ct

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L’ex Ct e futuro Dt dell’Italia Marcello Lippi, presenta una ‘riforma’ destinata a far discutere: “solo cinque stranieri per ogni squadra di Serie A”

LaPresse/Vincenzo Livieri
LaPresse/Vincenzo Livieri

Italia, la proposta di Lippi – “A fari spenti è sempre positivo”. Ospite di “Radio Anch’io Sport” su RadioUno, Marcello Lippi è sicuro che l’Italia di Antonio Conte, che ieri sera ha sconfitto di misura la Scozia a Malta in amichevole, potrà dire la sua agli imminenti Europei di ‘Francia 2016’. “Dire che l’Italia non è favorita è un eufemismo, se avesse vinto nel 1994 ai rigori negli Usa contro il Brasile avrebbe cinque Mondiali contro i 4 dei verdeoro. Quando va a queste manifestazioni, l’Italia è sempre una potenziale vincitrice, anche se e’ sempre meglio partire a fari spenti“. Il successo di ieri sera con rete decisiva di Pellè non è certo indicativa della forza reale degli azzurri: “Sono momenti di lavoro, gli allenatori fanno richiami atletici, 15-20 giorni prima dell’impegno ufficiale, per cui non ci possono esserci brillantezza e sprint in campo. E comunque, queste sono le nostre caratteristiche: senza la qualità a centrocampo di Marchisio e Verratti, siamo una squadra aggressiva e veloce nel ripartire, con la difesa della Juve: abbiamo grande compattezza, come nel 2006, e l’Italia farà bene la sua parte, con onore”.

Iacopo Giannini/LaPresse
Iacopo Giannini/LaPresse

Italia, la proposta di Lippi –Nel 2016 si festeggia il decennale della vittoria iridata dell’Italia a Berlino: “Ci sono ancora 2-3 giocatori della Nazionale che anziché bearsi di questo, sperano di vincere un’altra competizione. Significa che qualche fuoriclasse c’è’ ancora in questo gruppo guidato molto bene da Conte, che a differenza mia, non può scegliere su una base del 65% di giocatori italiani, ma del 35% circa. Come fare per rimediare? Visto che le leggi non lo permettono, i presidenti dovrebbero accordarsi tra loro per un massimo di cinque stranieri per squadra, compresi i comunitari, e sei italiani”. Detto che per la Nazionale le qualificazioni europee non sono mai state un problema, l’ex allenatore di Juve e Inter ricorda che Conte “è costretto a fare delle prove per via dei tanti infortuni e delle condizioni di Montolivo e Thiago Motta, altri due centrocampisti. Ed è normale che dopo l’Europeo il prossimo ct ricostruisca un gruppo di giocatori che dovrà qualificarsi per i Mondiali: non so che intenzioni abbiano i nostri veterani, ma questo è un gruppo da costruire al 50%. L’importante è confermare la compattezza difensiva: questo non è sufficiente per vincere, ma ci sono le possibilità di far male all’avversario”. Lippi, infine, ribadisce di essere pronto a dire sì ad eventuali incarichi federali: “Ho sempre detto che ci sono dei ruoli, non più quello dell’allenatore, che mi piacerebbe fare. Da quando sono nel calcio, però, questi annunci li fanno la federazione o le società”. (ITALPRESS).

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