L’eccessiva Superbike

SportFair

Quando i commentatori esagerano

La SBK è molto gradita ai tifosi. Ognuno di loro pensa che in fondo un giorno potrebbe essere lì, in pista, a duellare sull’asfalto, su due ruote, insieme ai suoi eroi. Il tifoso SBK è competente. Sa. Quindi forse non c’è bisogno di tutto quel “cinema” che i commentatori più o meno tecnici mettono in scena ogni volta. Ieri, questa è stata la sensazione ricevuta: il troppo stroppia.

max biaggiIniziamo con un Max Biaggi dal capello sospetto, che è stato grande pilota ma che non per questo è automaticamente buon giornalista: le sue domande sulla griglia di partenza al buon Chaz Davies erano perlomeno imbarazzanti. Max iniziava un concetto, si inerpicava su di esso, attorcigliandosi poi su se stesso e finendo poi per precipitare come un aereo in picchiata, senza aver quasi posto la domanda all’incredulo pilota. Altra esagerazione: Max Temporali all’ultima variante. La variante è sempre quella, il cambio di direzione è sempre quello, il sorpasso auspicato non si è mai verificato. A cosa si deve così tanto entusiasmo, che risulta davvero fuori luogo? E che dire di Ringo e dei suoi patetici siparietti in cui rompe le scatole ai piloti con le sua gag da oratorio? La SBK è bella così come è. Non ha bisogno di inutili orpelli aggiuntivi. O almeno, questo è il nostro pensiero.

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