Il pesce puzza dalla testa: da Thohir a Moratti, adesso è senza dubbio un’altra Inter

SportFair

Quando si vede la pagliuzza nell’occhio del vicino, senza accorgersi della trave che…

Moratti si lascia sfuggire un commento critico nei confronti di Eric Thohir: speravo investisse di più. È proprio vero che il pesce puzza dalla testa. Ora, non siamo assolutamente pro-Thohir a prescindere, ma certe affermazioni potrebbero essere educatamente taciute.

Spada/LaPresse
Spada/LaPresse

Il signor Eric Thohir ha preso le redini di una società che era, finanziariamente, a un passo dal tracollo. Era un’Inter in cui i paurose voragini finanziarie rischiavano di provocare una caduta verticale della società. Una caduta dalle conseguenze inimmaginabili. Thohir ha sistemato le “buche economiche” provocate dalla gestione che lo ha preceduto, ha regolato le posizioni all’interno della società stessa, là dove per una posizione c’erano di norma tre “ricchi impiegati superstipendiati”, ha dato un occhio ai libri e deciso che qualche giocatore era di troppo, ha licenziato quel Mazzarri che aveva offeso Moratti e ha ri-assunto quel Mancini borghesuccio e fighetto che tanto piace a Massimo. Non solo. Quando Mancini gli ha fatto la lista della spesa, Eric ha comprato, uno dopo l’altro, tutti i giocatori che il Mancio aveva indicato.

LaPresse/Spada
LaPresse/Spada

Il risultato di tutto questo investimento da parte di Thohir è sotto gli occhi di tutti. Una squadra senza gioco, senza carattere, senza spogliatoio, senza idee. Una squadra dalla quale gli unici giocatori forti, che spesso non giocano, se ne vogliono andare. Moratti, come al solito, come ha sempre fatto nella sua vita, vuole spendere e spandere, senza un progetto (vedi Recoba). Ricordiamo a Moratti che Ranieri e Simeone hanno vinto, eccome, senza né spendere né spandere. Quella è la via. Speriamo che la testa del pesce nerazzurro se ne accorga, prima o poi.

Condividi