Giro d’Italia 2016: finale scoppiettante a Pinerolo, le insidie della 18ª tappa

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Poche tappe alla conclusione del Giro d’Italia 2016, oggi andiamo alla scoperta della numero 18, caratterizzata da un finale davvero tutto da vivere

La vittoria di Kluge, arrivata al termine della 17ª tappa di ieri, non ha spostato gli equilibri nella classifica generale, comandata sempre da Kruijswijk. La 18ª frazione che andrà in scena oggi da Muggiò a Pinerolo presenta un finale difficile dopo ben 170 km pianeggianti.

LaPresse/ Fabio Ferrari
LaPresse/ Fabio Ferrari

Sarà la pianura Padana a far da scenario nella prima parte di percorso, durante la quale si attraverseranno alcune città di discrete dimensioni. Giunti a Pinerolo, si passerà sul traguardo per scalare una prima volta il Muro di via dei Principi d’Acaja per poi iniziare la scalata di Pramartino (4.6 km al 10.4% medio). Dopodichè, i ciclisti si lanceranno in una discesa molto impegnativa per poi ritornare a Pinerolo per gli ultimi 3 km. Ai 2500m dall’arrivo si affronterà via Principia d’Acaja (450 m al 14% con punte del 20%, su pavé e carreggiata stretta) dopo la quale una discesa ripida e impegnativa condurrà il gruppo fino all’abitato di Pinerolo. Il traguardo comparirà al termine di un rettilineo largo 8 m e lungo 350 m su fondo asfaltato. Pinerolo sarà per la sesta volta arrivo di tappa nella storia del Giro d’Italia, serie inaugurata nel 1949 con la vittoria di Fausto Coppi.

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