Federer e Ferrari, storie di sportivi e di figli

SportFair

Una massima di Enzo Ferrari e l’infortunio di Federer: qualcosa in comune? Forse sì!

Enzo Ferrari diceva che un pilota perde un secondo a ogni figlio che nasce. Non sappiamo se Roger Federer conosca questa “massima” del Drake, ma forse sarebbe il caso che iniziasse a prestare attenzione a queste parole del signor Ferrari. Il tema è quello dei figli. E degli sportivi, in generale.

LaPresse/Alfredo Falcone
LaPresse/Alfredo Falcone

Certo, Roger Federer non è un pilota di Formula 1, e non deve correre veloce sui circuiti di tutto il mondo guidando aggressivamente rombanti prototipi a quattro ruote, però è un tennista che vive un momento di grave crisi. Una crisi dovuta certamente a un calo di “intensità”, da poter ricondurre all’età di Re Roger e agli anni già trascorsi dal Re sui campi da tennis del globo terracqueo. Una crisi però che, guardacaso è iniziata proprio con un “incidente domestico”: l’operazione al menisco dovuta a un infortunio procuratosi facendo il bagno alle figlie. L’operazione è avvenuta a Febbraio ed è stata la prima della intera carriera di Federer.

LaPresse/Alfredo Falcone
LaPresse/Alfredo Falcone

E da quando Roger Federer si è sistemato il ginocchio, non ha quasi più giocato. In tutto, 5 partite. Non una miseria. Meno. Ad aggravare il tutto, un mal di schiena che sempre più spesso gli impedisce di scendere in campo. Che il mal di schiena sia una conseguenza diretta dell’operazione al ginocchio e del seguente cambio di postura? Niente di certo. Però il dubbio viene. Certo, Enzo Ferrari aveva altri “soggetti umani” da tenere d’occhio, e la sua frase era rivolta alle paure più o meno segrete dei suoi piloti, ma il fatto che un campionissimo come Federer sia stato steso da un bagnetto alle sue bimbe fa riflettere. Anni di torsioni e slanci e colpi sui campi da tennis. E poi un ginocchio che “salta” per un movimento brusco e improvviso nel bel mezzo di un bagno familiare. Enzo Ferrari, forse, non aveva tutti i torti. Forse.

Condividi