Emozioni, ricordi e… nostalgia: 17 anni fa la Lazio alzava al cielo la Coppa delle Coppe

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Il 19 maggio del 1999 la Lazio di Sven Goran Eriksson batteva il Mallorca in finale di Coppa delle Coppe alzando al cielo il primo trofeo europeo della storia

C’era una volta la Lazio. C’era… ora non più. Oggi 19 Maggio di 17 anni fa, Sven Goran Eriksson alzava il primo trofeo nella Capitale. Quell’ultima edizione della Coppa delle Coppe sudata e meritata. Una Lazio che aveva le basi per vincere poi l’anno successivo in campionato. Giocatori come Dejan Stankovic, Roberto Mancini, Pavel Nedved, Alessandro Nesta, e soprattutto Marcelo Salas e Christian Vieri.

Scanpix/LaPresse
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Una realtà lontana che oggi, a distanza di anni, sembra vicina. A Birmingham davanti a quasi 33 mila spettatori, la Lazio batteva il Mallorca e alzava quel trofeo europeo che a Roma ancora nessuno aveva vinto. Vieri e Nedved fecero piangere di gioia tutti i tifosi laziali e non. Una vittoria partita da lontano, pareggio andata e ritorno col Losanna ai 16esimi; vittoria col Partizan di Belgrado agli ottavi; successo ai quarti sul Panionos; pareggio in semifinale col Lokomotiv Mosca e poi in finale l’apoteosi. E neanche qualche mese dopo, quella Lazio battè quel Manchester United, a detta di tutti, più forte di sempre allenato da Sir Alex Ferguson, in Supercoppa Europea. Lazio che vantava prestigio e che oggi, ha un posticino nella storia grazie a questa giornata. Questa vittoria fu l’ultima vittoria di una squadra italiana in Europa negli anni 90 caratterizzata da imprese in Coppa Uefa e in Coppa Campioni. 10 anni di vittorie alternate, ma pur sempre vittorie (molto diverso dalla feroce dominazione spagnola di questi ultimi anni). E rivedendo quel decennio, viene il magone oggi, dato che tolta la parentesi della Juventus l’anno scorso in Champions, ha visto sprofondare il suo impero raccolto in quegli anni d’oro. Max Pezzali cantava: “gli anni d’oro del Grande Real”, e gli italiani oggi possono canticchiare: “gli anni d’oro delle grandi imprese italiane”.

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