‘Di padre in figlio’, l’Olimpico si tinge di biancoceleste: serata magica per la Lazio

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I laziali ieri hanno festeggiato la festa organizzata da Pulici e Wilson: Di Padre in Figlio. Ecco chi ha partecipato

Ieri è scesa la Lazio che vogliono i tifosi, quella vera, quella amata. Ieri nella serata “Di Padre in Figlio” sono scese in campo le vecchie glorie della Lazio: da Pino Wilson a Vincenzo D’Amico passando a Pulici, Oddi, Fascetti, Cragnotti e finendo con Stankovic e Delio Rossi. Le squadre che si sono affrontate sono  state quelle del 1974, dove i capitolini hanno vinto il primo scudetto, quella del 2000, dove hanno vinto Campionato, Coppa italia e Supercoppa Italiana e la mitica squadra dei -9.  Emozioni come nel 2014, quando è stata realizzata la prima manifestazione.

Lapresse-Publifoto
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Il popolo biancoceleste è andato in delirio quando le canzoni di Mogol e Battisti si sono diffuse nello stadio.
In lacrime Pino Wilson e commosso Mogol a bordocampo. 50 mila i partecipanti, un dato che ha sicuramente fatto innervosire Lotito, dato che allo stadio oramai la presenza è sempre più ridotta, e in più dal fatto che ne lui, ne Tare sono stati inseriti nel parter d’onore. Una festa di soli laziali insomma. Tutti a cantare e ad omaggiare i tempi belli, quando l’Olimpico era tinto di sole maglie biancocelesti. Brividi lungo la schiena per il nipote di Vincenzo Paparelli, tifoso ucciso da un romanista durante il derby del 1979; del nipote di Gabriele Sandri, tifoso ucciso durante gli scontri contro gli ultras della Juventus; e i figli dei compianti Re Cecconi e Lovati.

Presenti  anche alcuni giocatori attuali come Cataldi o grandi bandiere come Ledesma, Dabo e Rocchi. Grande appartenenza verso una maglia, una città di tinte biancocelesti. Pulici e Wilson, vogliono che la manifestazione, la quale il ricavato andrà in beneficenza, sia annuale e sia sempre più aperta ai veri laziali.

 

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