Sicurezza Stradale: puntare su controlli, tecnologia e prevenzione

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Per aumentare la sicurezza stradale il Governo mira ad una stretta sui controlli, ma non deve dimenticare l’importanza della prevenzione e dell’informazione relativa ai problemi di alcol e droga

La recente approvazione del reato di omicidio stradale – che prevede una pena carceraria in caso di morte , ma anche per il ferimento di una persona, con pene che aumentano vertiginosamente se si è abusato di alcol o sostanze stupefacenti  –  sta sollevando numerose polemiche. Molte persone, tra cui tanti esperti di sicurezza stradale, sostengono che invece di scoraggiare l’uso di droghe o alcol durante la guida, l’approvazione del reato di omicidio stradale spingerebbe chi ha commesso il grave reato a scappare dal luogo dell’accaduto  invece di fermarsi a prestare soccorso, proprio per evitare le pesanti conseguenze del caso.incidente stradale

Analizzando questo interessante punto di vista, non si può fare a meno che porsi alcune semplici domande e fermarsi un attimo a riflettere su alcune considerazione. Purtroppo, almeno fino ad oggi, lo Stato italiano ha puntato maggiormente sulla repressione che sulla prevenzione, proponendo leggi sempre più aspre che però non vengono accompagnate dai necessari controlli da effettuare sulle strade e più in generale dalla certezza della pena. Il risultato di questa scellerata politica non ha portato ad una diminuzione significativa delle infrazioni, infatti solo una piccolissima percentuale di chi infrange pesantemente il codice della strada viene punito, pagando praticamente per tutte le altre persone che invece la passano liscia.PADOVA 16 GIUGNO 2009 - INCIDENTE MORTALE SACCOLONGO VIA PELOSA

Tra le cause principali degli incidenti stradali, come accennato in precedenza, troviamo l’uso e abuso di droghe e alcol. Purtroppo in Italia non esistono statistiche su questo importante tema, considerando che l’Istat ha fatto sapere di non essere riuscita ad ottenere dalle Forze dell’ordine dati attendibili e ufficiali su questo annoso fenomeno.  Ovviamente, senza nessuna statistica risulta molto difficile combattere il problema, inoltre il codice della Strada prevede che la sanzione nei confronti di una persona drogata che si mette al volante scatta solo se si dimostra che si mette alla guida ha assunto stupefacenti poco prima di utilizzare l’automobile.

Per questo motivo, il Legislatore dovrebbe puntare molto di più sui controlli scientifici che finalmente potrebbe verosimilmente porre un freno al problema. Per fortuna, già da qualche tempo, qualcosa si sta muovendo in questa direzione: recentemente è stato siglato un Protocollo d’intesa tra la consigliere, Patrizia De Rose, per il Dipartimento politiche antidroga e il direttore centrale per le specialità della Polizia di Stato, Roberto Sgalla.AUTOVELOX

Questa nuova partnership  fornirà gli strumenti necessari per una proficua collaborazione tra le due istituzioni che permetterà inoltre l’acquisto di strumenti studiati per  il controllo preliminare della presenza di droghe nel sangue e quella dei  kit diagnostici per i successi accertamenti di conferma da effettuare in  laboratorio. In questo modo sarà possibile finalmente effettuare dei controlli capillari sul territorio efficaci, in grado di limitare il fenomeno, anche se non dobbiamo dimenticarci che tutte queste operazioni saranno inutili se non si punta anche sull’informazione relativi ai pericoli provocati dall’uso di alcol e droghe durante la guida.

 

 

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