Psg, Zlatan Ibrahimovic è come il vino: “più invecchio e più miglioro”

SportFair

Il fuoriclasse svedese del Paris Saint Germain avverte di sentirsi più forte ogni anno che passa: adesso è arrivato il momento di vincere la Champions

E se questo fosse l’anno buono? Zlatan Ibrahimovic ci spera. L’attaccante svedese non è mai riuscito a vincere la Champions League ma il Paris Saint Germain è nei quarti e domani col Manchester City, dopo il 2-2 del Parco dei Principi, si gioca l’accesso a una storica semifinale.

LaPresse/Reuters
LaPresse/Reuters

Ogni anno abbiamo provato ad andare avanti, ma fino a ora non ci siamo riusciti – racconta Ibra sul sito della Uefa – quest’anno è la stessa cosa, proveremo ad andare sino in fondo. La Champions League è così, non puoi mai sapere o prevedere cosa accadrà. Puoi sempre fare del tuo meglio ma è difficile prevedere il futuro. Puoi avere speranze, ma devi riuscire a concretizzare il tutto nelle due partite che giochi. Siamo più forti in questa stagione e abbiamo più esperienza. Questa squadra rinata un paio di anni fa, adesso è più abituata a giocare i quarti di finale“. E Ibrahimovic vuole lasciare il segno: “non sono mai stato meglio. Oggi mi sento più in forma di sempre. Sono nato vecchio e morirò giovane, almeno così sembra che stia andando. Penso che sia tutta una questione di testa. Sei giovane quando pensi di sentirti giovane. Ecco, questo è quello che ho dimostrato questa stagione facendo quello che state vedendo tutti.

LaPresse/Reuters
LaPresse/Reuters

L’età è solo un numero. Si è giovani quanto si pensa di esserlo con la testa. E’ la tua mente a decidere quanto sei giovane e quanti anni hai. Quest’anno ho quindi deciso di sentirmi molto giovane“. E allora anche l’ultimo tabù può finalmente cadere. “Io gioco per vincere, non importa quale coppa sia, io farò sempre tutto il possibile per vincere – chiosa – Quindi se possiamo vincerla, allora vogliamo vincerla. I giocatori in campo vogliono vincere tutto. Ecco perchè siamo qui, per allenarci, per concentrarci, per prepararci e per farcela. Vedremo…“. (ITALPRESS).

Condividi