Moto Gp, Uccio svela il segreto di Valentino Rossi: “ecco cosa lo tiene giovane”

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Uccio, in occasione del suo 37esimo compleanno, racconta un po’ di sè e del suo fidato amico Valentino Rossi

La stagione 2016 di Moto Gp è ormai entrata nel vivo. I piloti si sono sfidati nei primi tre importanti appuntamenti dell’anno che hanno regalato emozioni intense anche se forse l’attenzione è stata, finora, focalizzata più ai box e sulle trattative di mercato  che sulle gare. Adesso che Lorenzo ha preso la sua decisione, diventata ufficiale da lunedì, si spera che tutta la concentrazione cada sulla pista e sulle prestazioni dei piloti, nella speranza che possano regalare emozioni sempre più belle e tanto spettacolo.

valentino rossiTra coloro che lo spettacolo lo creano sicuramente c’è Valentino Rossi. Il pilota di Tavullia non ha ancora dato il suo massimo anche se si è da subito dimostrato competitivo. Ma qual è il suo segreto?  Intervistato dai microfoni di Sky Sport in occasione del suo compleanno, Alessio Salucci, detto Uccio, amico fidato di Vale ha raccontato un po’ di sè e del 9 volte campione del mondo. Secondo quanto dichiarato dal braccio destro del Dottore sono i ragazzi della sua Academy a tenerlo così vivo e in forma: “gli danno filo da torcere. Con loro ha ritrovato il gusto di allenarsi, anche in palestra, hanno un gran fiato, lo tengono giovane. Gli fanno un gran bene“, ha dichiarato infatti Uccio.

LaPresse/Reuters
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Sono responsabile dell’Academy e direttore sportivo dello SRTVR46 ma posso dire che non ci sono conflitti, i ragazzi sono intelligenti capiscono che io devo dividermi. Sono tutti contenti, stanno dove volevano stare: Niccolo Antonelli con la sua Honda ha vinto in Qatar. Bagnaia voleva la sua Mahindra e ce l’ha, Franco Morbidelli in Moto 2 ha esattamente ciò che voleva, e Fenati ha la sua KTM“, ha poi spiegato l’amico di Vale. Quali sono i progetti di Uccio e di Rossi? “Vogliamo che i nostri piloti si trasferiscano a Tavullia, il lavoro da fare è complesso e soprattutto deve essere costante. E non devono abbandonare gli studi. Quelli della zona possono facilmente conciliare le due cose. Quelli di fuori regione per fortuna per ora sono ragazzi che hanno già concluso le superiori. Ma per il futuro stiamo pensando a come risolvere”.

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