Moto Gp, Meda commenta il passaggio di Lorenzo in Ducati: “ecco il perchè di questa scelta!”

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Guido Meda commenta il passaggio di Jorge Lorenzo in Ducati, spiegando i motivi che, secondo lui, hanno portato il maiorchino a questa decisione

Di ieri la notizia ufficiale del trasferimento di Jorge Lorenzo in casa Ducati dal 2017. Prima Yamaha, attuale team del maiorchino, poi la squadra di Borgo Panigale hanno comunicato rispettivamente l’addio e il benvenuto al campione del mondo in carica. Una notizia che ha creato differenti reazioni e ha fatto nascere pareri discordanti da parte dei tifosi, dei giornalisti e degli appassionati di questo sport. Seguitissimo dai fan delle due ruote è Guido Meda, giornalista e commentatore di Sky Sport, da sempre innamorato della Moto Gp.

LaPresse/Xinhua
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“Lo spagnolo ha iniziato il Mondiale in maniera mentalmente molto solida, ma il rinnovo fatto alla svelta dalla Yamaha con Valentino Rossi lo ha un po’ amareggiato. La Yamaha gli ha fatto la migliore offerta che potesse fargli e nonostante ciò ha scelto la Ducati. Anche la convivenza con Rossi è un po’ pesante: sono due galli nel pollaio”, ha spiegato ieri Meda. “Lorenzo ha sposato il progetto italiano anche perché vuole riuscire dove Rossi non è riuscito, anche se erano altri tempi e c’erano altri mezzi. Inoltre la Ducati ha sicuramente messo sul tavolo un ingaggio più importante della Yamaha, sennò non si spiegherebbe perché un matrimonio felice vada a chiudersi. La Ducati ha fatto questa mossa perché pensa sia arrivato il momento di avere un pilota da Mondiale: fino a oggi Iannone e Dovizioso non hanno dimostrato di essere da titolo, Lorenzo sì”, ha continuato il commentatore Sky.

LaPresse/XinHua
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Inevitabile parlare del rapporto ormai inesistente tra Lorenzo e Rossi in casa Yamaha: “la convivenza tra Rossi e Lorenzo è tutt’altro che serena, o meglio è una non convivenza: sono due avversari fatti e finiti che appartengono a due galassie diverse. Darà più fastidio a Lorenzo stare nel box con Rossi che non il contrario: probabilmente ci sarà la libertà di Valentino di sentirsi un po’ il capo”, ha infatti spiegato Meda. 

Persino Pulcinella, che coi segreti ha un certo rapporto, si era stufato di sentir parlare di Lorenzo alla Ducati. Ora che la notizia c’è per davvero e Pulcinella si è levato di mezzo possiamo finalmente parlare di trasferimento clamoroso, per la mole di valenze che si porta addosso. Jorge Lorenzo alla Ducati, per due anni (2017-2018), è la prima maniera di valicare un confine, quello tra l’essere spagnolo e l’essere italiano dopo il finale bellicoso dello scorso anno.

LaPresse/Xinhua
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Così lo spagnolo Lorenzo, fortissimo e caratteriale, sposa ora la più affascinante e caratteriale delle italiane. La logica dell’ingaggio però è più elementare delle passioni individuali e delle divergenze nazionalistiche: reputando di avere finalmente una moto competitiva e vincente a Dall’Igna e alla Ducati serviva uno dei migliori quattro piloti al mondo. Marquez lo è, Lorenzo lo è.

LaPresse/Efe
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Hanno contattato entrambi e convinto il secondo. Il trionfo di Ducati è quello di esserci riusciti offrendogli un progetto tecnicamente affidabile, rassicurante e competitivo in un momento in cui Jorge e la Yamaha – che aveva appena riconfermato Rossi-cominciavano a starsi stretti a vicenda. Oddio, poi sarebbe poco realistico parlare solo di amore puro. In un biennale da 25 milioni di euro ce n’è per mantenerci di lusso Lorenzo e qualche generazione di Lorenzini a venire. Va considerato, ma quale pilota top non fa bene i propri conti?”, ha aggiunto il protagonista di Top Gear Italia. “Lorenzo monterà in sella alla Ducati nei test di novembre, dopo l’ultima gara di Valencia. Allora sapremo già da un po’ se sarà campione del mondo, chi tra Iannone e Dovizioso gli siederà accanto nel box, chi (forse Vinales) ne prenderà il posto prestigiosissimo in Yamaha, se la Yamaha lo avrà aiutato a vincere prima di dirgli addio. In bocca al lupo. A tutti”, ha concluso Meda. 

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