Lewis Hamilton non le manda a dire: “in F1 si va avanti e poi indietro. La GPDA? Ne sono fuori”

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Il campione del mondo della Mercedes si scaglia nuovamente contro il format di qualifiche e spiega la sua uscita dalla GPDA

Emozioni, pathos e adrenalina: torna la Formula 1, via al week-end del Bahrain. Lewis Hamilton è carico e concentrato, l’obiettivo di conquistare la prima vittoria stagionale è sempre presente nei pensieri del campione del mondo britannico che proverà a centrarlo già domenica sul circuito di Sakhir. Ciò che continua a non convincere Lewis Hamilton è il format di qualifiche che rimarrà uguale a quello utilizzato a Melbourne.

LaPresse/Xinhua
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Non sono affatto stupito che le cose non siano cambiate per quanto riguarda le Qualifiche. Non c’è mai una decisione netta in F.1. Si va avanti, poi indietro. E lo si fa in continuazione. Eravamo quasi tutti a favore di apportare un cambiamento, tranne un paio di team. Questi hanno fatto così che l’unanimità saltasse e ora non è cambiato proprio nulla. Non sono un membro della GPDA. Lo sono stato per alcuni anni, ma poi sono uscito. Ci sono però alcune situazioni in cui mi unisco a loro. Alcune cose vanno affrontate tutti assieme e questa situazione rientra esattamente tra queste. A volte dobbiamo essere tutti uniti. Dalla GPDA sono uscito perché, con il passare del tempo, ho capito che alcune riunioni non erano affatto necessarie. A volte non si diceva nulla, altre volte, invece, si trattavano argomenti in cui non mi trovato d’accordo con gli altri.

LaPresse/Photo4
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Ad esempio, a volte si parlava degli avvallamenti presenti in alcune piste. Molti volevano eliminarli, perché avrebbero potuto danneggiare i fondi delle rispettive monoposto. Io invece credo che debbano rimanere. Sta a noi piloti saper dove frenare per evitarli e dove mettere le ruote. Sta nel talento dei piloti. Questo fa parte delle corse. A volte si parlava di queste cose, e io non ero d’accordo con gli altri. Così ho preferito impiegare quel tempo con i miei ingegneri per migliorare il mio lavoro e quello del team“. Infine Lewis Hamilton commenta il sistema di partenza della Mercedes che ha creato non pochi grattacapi in Australia: “le partenze sono sempre state importanti. In alcuni tracciati, però, lo sono di più che in altri. Melbourne, poi, è notoriamente una pista in cui è difficile sorpassare. E’ un tracciato fantastico su cui guidare, ma ostico dal punto di vista dei sorpassi, un po’ come Monte-Carlo. Poi ci sono tracciato come Sakhir in cui si può sfruttare il DRS, che è però l’unica soluzione per riuscire a passare gli avversari…”.

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