Cessione Milan, addio Mr Bee: i rossoneri parleranno cinese, ecco la svolta di Berlusconi

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Cessione Milan, svolta ad un passo: una cordata di dieci imprenditori cinesi sarebbe pronta a rilevare la maggioranza del club rossonero. Ecco tutti i dettagli dell’affare

LaPresse/Spada
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“La vendita del Milan non è mai stata così probabile”. Il virgolettato non è attribuibile a un nome preciso, ma ‘La Repubblica’ in edicola stamane giura che la frase sia ricorrente nei corridoi Fininvest. Ma se qualcuno pensa che la possibile cessione del Milan veda coinvolto ancora Mr Bee si sbaglia: la figura del broker thailandese è ormai finita in secondo piano, scavalcata da una cordata di dieci imprenditori cinesi con un advisor italo-americo, Sal Galatioto, che, stando a quanto riportato da noto quotidiano italiano, sarebbe alla stretta finale per l’acquisizione del club.

LaPresse/Piero Cruciatti
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300 milioni di euro per il 60-70%, più una valorizzazione di 500 milioni di euro: nessun broker, capitali certi e la volontà di acquisire da subito la maggioranza del club in tempi brevi. Ed è proprio questo il punto di rottura rispetto al passato: Silvio Berlusconi diventerebbe presidente onorario del club, con la cordata cinese che nominerebbe un nuovo amministratore delegato al posto della coppia attuale composta da Galliani e Barbara Berlusconi. Se il Presidente Berlusconi accetterà le condizioni della cordata cinese (che realizzerebbe anche un nuovo stadio di proprietà), a breve potrebbe essere firmato un patto per il ‘diritto d’esclusiva’ e successivamente far partire la due diligence dei conti rossoneri. Il Milan si prepara alla rivoluzione, il futuro sembra proprio destinato a parlare cinese.

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