A tutto Marotta: “questa squadra è leggenda! Pogba, Cavani e Cudrado, ecco la linea Juventus”

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L’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta a tutto campo: dall’ormai imminente conquista del quinto Scudetto alle strategie di mercato future bianconere

nedved marotta paraticiMarotta e la corsa a tappe tricolore –Abbiamo raggiunto solo una tappa, dobbiamo arrivare al podio finale. Ci sono tutte le premesse ma la matematica ancora non c’e'”. Ai microfoni di “Radio Anch’io Sport” su RadioUno, Giuseppe Marotta non pronuncia ancora la parola scudetto, anche se ormai, dopo il ko del Napoli con l’Inter, il pokerissimo sembra decisamente alla portata. “Lottiamo per ottenere qualcosa che e’ una leggenda, per noi rappresenta un traguardo straordinario che lascera’ il segno nella storia – dice il direttore generale e amministratore delegato del club bianconero – Tra le rivali, il Napoli e’ l’avversario che abbiamo temuto di piu’: e’ andato al di la’ di ogni aspettativa, con un allenatore nuovo (Sarri, ndr) e arrivato dalla provincia, e sta ancora disputando una grande stagione“.

LaPresse - Spada
LaPresse – Spada

Marchisio, grave perdita – Peccato che l’aria di festa sia stata un po’ rovinata dal grave infortunio a Marchisio, che chiude anzitempo la stagione, Nazionale compresa, per la rottura del crociato che lo terra’ fuori sei mesi. “E’ un grave infortunio, che tocca un professionista serio, un nostro patrimonio. Siamo dispiaciuti, i tempi di recupero sono molto lunghi, e’ una cosa che non ci aspettavamo, anche se fa parte del gioco: speriamo rientri il prima possibile anche se avra’ sei mesi di degenza. Stress o sfortuna? Quello di ieri e’ una circostanza fatale, la gamba si e’ protesa, il piede e’ rimasto impiantanto nel terreno e il movimento e’ stato inaspettato. Il calcio di oggi e’ diverso da dieci anni fa, la compressione agonistica e’ aumentata e gli scontri sono piu’ frequenti, coi traumi che ne conseguono. E poi tutti i nostri giocatori fanno parte delle nazionali e arrivano a 40-50 partite l’anno, con uno stress psico-fisico che possono incidere sugli infortuni”. Tornando alla grande stagione bianconera, Allegri si e’ rivelato ancor di piu’ una scelta vincente, nonostante i malumori iniziali della piazza: “Mai abbiamo pensato di aver sbagliato, siamo orgogliosi e presuntuosi nel sapere di essere una grande societa’, e come tale supportiamo il nostro allenatore nella quotidianita’. Lo abbiamo fatto con Conte e con Allegri, che ha gestito un’eredita’ pesante trovando un equilibrio interno dello spogliatoio ed il gioco. Sta vivendo un suo ciclo con soddisfazioni che sono anche le nostre”.

LaPresse/Daniele Badolato
LaPresse/Daniele Badolato

Marotta, capitolo Allegri – Allegri, per Marotta, rappresenta il presente ed il futuro della Juve: “E’ un allenatore vincente e lo e’ stato anche precedentemente nel Milan. Ha iniziato con noi un ciclo vincente e mi sembra logico possa continuare. La Juve ha trovato stabilita’ e Allegri e’ una pedina importante, il leader dell’area tecnica, con lui si puo’ crescere ancora in Italia e in ambito europeo. Una possibile rottura qualora non venga accontentato in sede di campagna acquisti? Il suo desiderio di vittoria corrispnde a quello di tutta la Juventus. Il nostro obiettivo e’ continaure a vincere, essere protagonisti e non delle comparse. La priorita’ e’ la vittoria, la conseguenza e’ una sostenibilita’ di bilancio, e da quando e’ arrivato il presidente Agnelli l’utile e’ di un paio di milioni. Se da una parte lottiamo per il risultato sportivo, dall’altro dobbiamo avere attenzione alla sostenibilita’ economica e finanziaria“.

LaPresse/Alfredo Falcone
LaPresse/Alfredo Falcone

Caso Totti – Se la Roma e Totti sono ai ferri corti, la Juve ha saputo gestire in maniera assai diversa l’addio di Del Piero: “La societa’ e’ la cosa piu’ importante: allenatori, dirigenti e calciatori passano, il club resta. Di Del Piero non si puo’ che spendere parole belle per quanto ha fatto con la Juve e la Nazionale, regalando pagine di storia. E’ un campione indimenticabile, ma il suo percorso con noi si e’ chiuso con grande tranquillita’, avendo un bell’epilogo nella sua ultima partita contro l’Atalanta. Da parte della societa’ c’e’ stata molta chiarezza sin da ottobre, quando Agnelli disse che sarebbe stata la sua ultima stagione. Totti? Non conosco la situazione, nella Roma ci sono dirigenti competenti, ho espresso solo un mio parere“.

LaPresse/Marco Alpozzi
LaPresse/Marco Alpozzi

Capitolo calciomercato – Sul futuro di un talento ambito da tutta Europa come Paul Pogba: “Non e’ sul mercato, su di lui abbiamo fatto una scelta preciso l’anno scorso, determinante da qui a qualche stagione sicuramente. La priorita’ della decisione spetta al calciatore, ma in questo senso non ci sono sintomi particolari. Con noi e’ cresciuto e diventato un campione, il suo habitat naturale e’ questo, poi nel calcio non si puo’ mai sapere. Non c’e’ nessun giocatore della Juventus sul mercato a meno che non se ne voglia andare“. Col Chelsea, assicura poi il dirigente della ‘Vecchia Signora’, “c’e’ un rapporto di grande stima e correttezza, come dimostrato dall’operazione Cuadrado. Siamo orgogliosi che Conte diventi manager di questa societa’, abbiamo dimostrato come la Juve non sappia solo vincere ma anche formare gli allenatori. Con Antonio continuano ad esserci buoni rapporti, si sa che i cicli iniziano e finiscono, ora dopo la Nazionale siedera’ sulla panchina di una grande societa’. Spero di avere modo di fare con lui qualche operazione in entrata“. Infine, sulla possibilita’ che la Juve ingaggi Cavani: “E’ un ottimo calciatore, stiamo guardando avanti per allestire una squadra competitiva non solo in Italia ma soprattutto in Europa. L’obiettivo e’ cogliere tutte le opportunita’: Cavani oggi e’ un giocatore del Psg, non so se e’ sul mercato, ma e’ assolutamente interessante”. (ITALPRESS). 18-Apr-16 10:02 NNNN

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