Roma, senti Gervinho: “che errore esonerare Garcia, con lui hanno cacciato anche me”

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Mandare via Garcia? Che errore… parola di Gervinho. L’ivoriano ammette: “esonerando lui hanno elegantemente mandato via anche me”

LaPresse/Massimo Paolone
LaPresse/Massimo Paolone

Un passato che ritorna, almeno a parole. Gervinho e Rudi Garcia fanno ormai parte di una Roma che non c’è più, un salto temporale all’indietro nemmeno poi così datato. Anche se per i tifosi sembrano secoli. Solo fino a poco più di un mese fa, infatti, l’ivoriano era un punto fermo della squadra e l’allenatore francese al timone della formazione giallorossa. Passato, appunto. Che però ritorna nelle parole rilasciate da Gervinho a l’Equipe e riportate in Italia da CalcioMercato.com: “L’esonero di Garcia ha fatto precipitare le cose. Sono rimasto sorpreso, secondo me c’erano tutte le ragioni perché finisse la stagione. Malgrado tutto quello che si è detto, la squadra non stava poi così male. Era piazzata sufficientemente bene per poter ambire a qualunque traguardo. Rudi per me è più che un allenatore. E’ quello che si è battuto per farmi venire a Roma, sarei potuto restare dopo la sua partenza, il club voleva tenermi ma ho detto ai miei dirigenti che avevo bisogno di stare bene con la testa, che non era il caso di restare. Quando hanno messo fine al suo contratto è come se avessero messo elegantemente fine anche al mio. Non potevo più restare”.

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