Il Giacobbe isolano

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Giacobbe Fragomeni all’Isola dei Famosi

Giacobbe all’Isola. E le sensazioni si fanno molteplici. Non si giudica, questo mai. Si riflette. Sul tempo. Sui tempi. Giacobbe Fragomeni di pugni ne ha dati e presi tanti. Sin da bimbo. E quando hai avuto la fortuna di allenarti con lui, nella stessa palestra, incrociandone i guantoni, avvertendone la potenza, la caparbietà ma soprattutto l’infinita dolcezza del suo sguardo, vederlo arrivare in motoscafo all’isola fa un certo effetto.

LaPresse/Marco Lussoso
LaPresse/Marco Lussoso

Lui, un campione. Di pugilato. Lui che dentro di sé porta “Il Nonno” (il maestro Ottavio Tazzi). Lui che dopo aver lottato e faticato tanto, dopo soli 5 minuti è costretto dalle esigenze televisive dei nostri tempi a spogliarsi completamente, in compagnia di una “nitrente” bionda bonoliana. Lui che diventa rosso di vergogna, perché a salire sul ring ci vuol coraggio, ma mettersi nudi in tivù ci vuol la faccia tosta. E lui quella ancora non ce l’ha. Lui è nato nella periferia cattiva. Ma non è ancora abituato alle corde dello show-biz. Giacobbe al’Isola. E il tempo resta sospeso. Come una ripresa che sembra non finire mai. Come un incontro in cui il verdetto è stato già deciso. Tempo prima.

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