Ciclismo, Filippo Ganna nella storia: oro mondiale nell’inseguimento individuale

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Il 19enne di Filippo Ganna vince l’oro nell’inseguimento individuale, bruciando nell’ultimo km il tedesco Domenic Weinstein

Impresa storica di Filippo Ganna, che riporta l’Italia sul gradino più alto del podio mondiale nell’inseguimento a 38 anni di stanza dall’ultimo titolo di Francesco Moser. Il ragazzo di Verbania, ha demolito il tedesco Domenic Weinstein con il suo travolgente ultimo km, caratteristica di tutti grandi campioni della specialità. Tempo finale 4’16”141 contro 4’18”476.

LaPresse/PA
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Dopo anni di sofferenza arrivano le prime splendide notizie dalla specialità regina della pista, quella per intenderci che un tempo ci vedeva ai vertici con campioni come Coppi e Moser. La prima medaglia di questi mondiali su pista ha il volto sorridente e pulito di Filippo Ganna, piemontese di Vignone, nato il 25 luglio 1996: non ha quindi ancora 20 anni, è dilettante con il Team Colpack ma ha un futuro segnato, già da tempo, come predestinato del ciclismo italiano. Su pista e su strada. Ai mondiali di due anni fa, da junior, ha collezionato il quarto posto nella prova a cronometro mentre lo scorso anno, al primo anno tra i dilettanti, si è laureato campione italiano inseguimento a squadre ed ha vinto, tra le 5 corse del suo palmares stagionale, anche la crono di Champenois in Francia.

LaPresse/REUTERS
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Filippo, questa sera ha vinto l’oro nell’inseguimento individuale. Un risultato che probabilmente in molti non pensavano possibile in così poco tempo per questo ragazzo che ha il nonno, Ambrogio, originario di Varese come Luigi Ganna, celebre per aver vinto il primo Giro d’Italia nel 1909. Ci sperava sicuramente Marco Villa, che ha schierato Filippo nella prova finale del quartetto, ieri sera, per provare a vincere una medaglia, anche in quel caso storica, dopo tanti anni. Non ci siamo riusciti ma… buona la seconda! Così dopo aver abbattuto il muro dei 4′ nell’inseguimento a squadre ed abbassato un record italiano vecchio di 20 anni, è toccata la stessa sorte anche per l’individuale. Il vecchio record di Andrea Collinelli, realizzato in occasione delle Olimpiadi di Atlanta del 1996 va in soffitta, cancellato da un ragazzo che ha un nome “antico” e un futuro radioso.

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