F1, Pat Symonds attacca: “i team dovrebbero restar fuori dalle decisioni regolamentari”

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Il direttore tecnico della Williams esprime le sue considerazioni riguardo il coinvolgimento dei team nelle decisioni regolamentari in Formula 1

La questione che riguarda il nuovo format delle qualifiche continua a tenere banco all’interno degli ambienti di Formula 1, dove cresce ogni giorno di più il fronte degli oppositori a questo sistema rivelatosi in Australia alquanto fallimentare.

LaPresse/PA
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L’ultimo in ordine di tempo ad intervenire sulla questione è Pat Symonds, direttore tecnico della Williams, il quale contesta il troppo potere decisionale dei team di F.1 riguardo le regole del Circus iridato. “Per sistemare la questione che riguarda le Qualifiche sarebbe servito l’intervento dei vertici della Formula 1 e non certo chiedere alle squadre di decidere sulla questione”, ha affermato Symonds. “Il problema è che i team sono troppo coinvolti in certe decisioni. Faccio un esempio. Se nel calcio dovessero fare nuove regole e chiedessero un parere alle squadre su che larghezza dovrebbero avere le porte, i team risponderebbero in base alla qualità dei rispettivi portieri. Se si possiede un portiere forte, ecco che allora la porta potrebbe restare larga. Viceversa, le squadre la vorrebbero rimpicciolire: ognuno bada alle proprie esigenze e basta.

LaPresse/Photo4
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Non abbiamo un organismo indipendente che si occupa di prendere decisioni importanti. Non voglio dire che tutto quello che è stato fatto sia sbagliato, ma il coinvolgimento dei team è troppo ampio. Se la F.1 avesse una direzione solida, i team dovrebbero solo attenersi alle decisioni. Ognuno guarda ai propri interessi. Ci sono due grandi team che possono spendere ingenti somme di denaro, mentre ce ne sono altri che sopravvivono a malapena. Entrambi esigono regole differenti. I team di vertice vogliono continuare a lottare per la vittoria, mentre quelli più piccoli per essere maggiormente protagonisti anche senza gli investimenti delle realtà più importanti. Se avessimo qualcuno esterno e non coinvolto in qualche team – conclude Symonds – potremmo ottenere risultati migliori di quanto si stia facendo in questo momento“.

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