Ciclismo-morte Demoitié, la testimonianza del ds dell’Ag2R: “ho temuto subito il peggio”

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Julien Jurdie ricorda i momenti successivi all’incidente di Demoitiè, quando il direttore sportivo dell’Ag2R ha capito subito la gravità della situazione

Una domenica di agonismo trasformatasi in tragedia, una giornata importante per il ciclismo belga evolutasi in maniera tremenda e inaspettata. Antoine Demoitié non ce l’ha fatta, l’incidente che lo ha visto protagonista dopo 150 km in località Saint-Marie-Cappel con lo svedese Jonas Ahlstrand gli è stato fatale, strappandolo alla vita a soli 25 anni.

Antoine Demoitié1 A due giorni di distanza arrivano le prime testimonianze dell’accaduto, una su tutte quella di Julien Jurdie, direttore sportivo dell’Ag2R passato dal luogo della tragedia pochi minuti dopo il terribile impatto. Si era capito immediatamente che la situazione fosse grave – commenta Jurdie all’Equipenon era un punto particolarmente nervoso. Dietro al gruppo c’eravamo noi dell’Ag2R e altre due auto. Quando sono arrivato sul luogo dell’incidente, non mi sono fermato: in quel gruppo c’era uno dei nostro corridori, ma non è rimasto coinvolto nella caduta per cui noi abbiamo proseguito. Ma ho visto subito il panico sul volto delle persone. L’ambulanza era vicinissima, è intervenuta prontamente. Si capiva che la situazione era drammatica. Non ho voluto leggere i siti sino alla mattina dopo per non avere la conferma di quello che già sospettavo”.

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