Ciclismo, Davide Cassani sulla morte di Demoitiè: “le moto servono per tutelare la sicurezza”

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Davide Cassani chiede più sicurezza nelle strade: moto e auto devono tutelare la sicurezza dei ciclisti, non metterli in pericolo

Sono passati pochi giorni dalla morte del giovane ciclista belga Antoine Demoitiè. Il corridore è stato investito da una moto durante la classica belga Gand Wevelgem di domenica e non c’è stato nulla da fare per lui. Una notizia che mai nessuno avrebbe voluto sentire, ma che purtroppo è capitata. Succede spesso, nel ciclismo, che i corridori vengono investiti dalle moto e auto che li seguono e li accompagnano nelle loro gare. “Quello della sicurezza nella gare ciclistiche è un problema grosso. Quando qualcuno muore bisogna farsi delle domande“, ha dichiarato il ct della Nazionale azzurra Davide Cassani. “Probabilmente questa è stata una tragica fatalità, però soprattutto in Belgio, anche lo scorso anno, sono accadute cose che non devono mai succedere. Le moto e le macchine devono essere lì per tutelare la sicurezza e non provocare quello che è successo nei giorni scorsi“, ha concluso l’ex ciclista.

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