Cancro sconfitto, ora causa al Newcastle. Che storia Gutierrez! “Per il club ero un peso”

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L’esterno argentino Jonas Gutierrez fa causa al Newcastle dopo il mancato rinnovo del contratto in seguito al tumore al testicolo

Jonas Gutierrez, ex esterno del Newcastle, dopo aver sconfitto il tumore è deciso a fare causa al suo ex club reo di averlo abbandonato dopo la malattia. L’ex nazionale argentino ha citato il club di fronte al Giudice del Lavoro richiedendo circa 2 milioni di sterline per discriminazione a causa della sua disabilità, utilizzando come motivazione l’aver sfruttato il suo male come pretesto per evitare il rinnovo del contratto, subordinato al raggiungimento di una quota di presenze.

LaPresse / PA Wire.
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Gutierrez si era unito al Newcastle nel 2008, nel marzo 2013 gli venne diagnosticato un tumore al testicolo, prontamente asportato. Nel gennaio del 2014 ulteriori controlli confermano una recidiva del tumore. Il giocatore dopo essere stato sottoposto alla chemioterapia è tornato a disposizione nel Marzo del 2015, realizzando gol e assist nella partita contro il West Ham che ha regalato la salvezza al Newcastle. I Magpies hanno comunque deciso di non rinnovare il contratto al giocatore che a fine stagione si è ritrovato svincolato.  Nella sua dichiarazione al giudice, Gutierrez ha parlato dell’incontro con il tecnico  Alan Pardew, il primo a comunicargli la scelta del Newcastle: “Era la prima volta che a me o a qualcuno del mio staff veniva comunicata una cosa del genere, ed è stato un grande shock, così pochi giorni dopo la mia riabilitazione. Ero davvero shockato da questo cambio di atteggiamento del club, soprattutto perchè dopo aver giocato quasi duecento partite col Newcastle ero uno dei giocatori chiave della squadra“.

LaPresse / PA Wire.
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Gutierrez ha poi spiegato le probabili ragioni dell’improvvisa decisione del club inglese: “Credo che la ragione di ciò fosse la mia diagnosi di cancro e l’operazione per rimuovere il tumore. Penso che abbiano avuto paura che non potessi più tornare lo stesso giocatore dopo la malattia, e cominciarono a considerarmi un peso per l’asset del club. Questo oltre ad avermi trasmesso molta angoscia e preoccupazione, è stato reso ancora più evidente dal fatto che nessuno, né Pardew, né alcun dirigente, durante la chemioterapia, mi abbia contattato per sapere come stessi o per conglatularsi con me per il mio recupero“. “Poco dopo il mio recupero Pardew mi convocò di nuovo, scusandosi di come si era comportato e del fatto di avermi comunicato che non facevo più parte dei progetti del club, ma che non era una sua decisione” ha concluso l’esterno dell’Albiceleste.

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